La Sumud Flotilla non cerca corridoi umanitari. Cerca riflettori. Obiettivo politico, propaganda a vele spiegate. Il resto è contorno.
Mattarella ha parlato semplice e chiaro: evitate l’incidente cercato. Tradotto: niente teatrini per farsi martiri mediatici. Qui si apre il nodo del centrosinistra: con chi state? Con gli estremisti in barca o con il Capo dello Stato?
A Reggio Emilia la questione scotta di più. Il sindaco Massari ha da tempo imboccato la corsia movimentista, spinto da Cgil, sigle islamiste e sinistre radicali. E prepara il premio a Francesca Albanese, figura controversa, accusata da molti di indulgenza verso il regime di Hamas.
Una città non si guida a colpi di provocazioni. La fascia tricolore non è una bandiera di militanza. È una responsabilità. Massari scelga. Vuole l’applauso dei cortei o la credibilità delle istituzioni? Non si sta con un piede sul palco e l’altro in Municipio.







Stato? Quale Stato? Quello della Santanchè? Di Boccia? Di Sgarbi? O forse il pietoso stato in cui è ridotta la penisola?