«I lavoratori dello spettacolo continuano a essere tra i più colpiti dall’emergenza Covid e come Regione abbiamo il dovere di sostenerli, così come le associazioni culturali diffuse sul territorio». Lo afferma Federico Amico, consigliere regionale di Emilia-Romagna Coraggiosa, all’indomani del decreto del presidente del Consiglio dei ministri che predispone ulteriori norme per contrastare l’aumento dei contagi. Tra queste, la sospensione delle attività di teatri, cinema e luoghi di spettacolo «che in questi mesi hanno faticosamente programmato stagioni, avviato produzioni, pianificato concerti e proiezioni, sempre nel pieno rispetto delle regole di distanziamento», precisa Amico.
«Cultura, socialità e partecipazione, anche in questa fase, sono elementi non sacrificabili, essenziali per la coesione sociale, la tenuta democratica, la ripartenza e la nostra crescita di cittadini». Per questo il consigliere di Coraggiosa ha presentato un’interrogazione a risposta immediata alla Giunta – in discussione domani in Assemblea, sottoscritta anche dal collega Igor Taruffi – con cui sollecita «un intervento che possa mitigare le nuove misure e chiedere l’istituzione di un tavolo permanente, che coinvolga non solo i grandi operatori del settore ma anche le maestranze dello spettacolo e delle rappresentanze delle scene minori e indipendenti. «In questi mesi – spiega Amico – sono stati siglati accordi e protocolli a livello territoriale e nazionale con le organizzazioni di categoria e tutte le imprese del comparto si sono adeguate assumendosi onerosi investimenti. I dati dimostrano che il settore ha complessivamente raggiunto elevati standard di sicurezza, che hanno permesso a migliaia di spettatori di assistere a innumerevoli spettacoli, in occasione dei quali sono stati registrati pochissimi casi di positività al Covid».
Richiamando gli appelli degli assessori alla Cultura delle principali città italiane e delle associazioni di categoria, l’esponente di Emilia-Romagna Coraggiosa chiede alla Giunta «quali iniziative la Regione intenda attivare presso il Governo per mitigare e contemperare le nuove misure, anche in considerazione della grande azione di prevenzione messa in atto dal settore e della necessità di garantire al comparto il necessario sostegno economico». Inoltre Amico propone di «promuovere l’istituzione di un tavolo permanente che coinvolga non solo i grandi operatori del settore ma anche le maestranze dello spettacolo e delle rappresentanze delle scene minori e indipendenti, in grado di progettare misure di sostegno veloci e consistenti». Infine, l’interrogazione sollecita la Giunta competente a indicare «se ritenga plausibile l’attuazione di misure che superino le procedure ordinarie di rendicontazione, affinché il sostegno possa giungere rapidamente per garantire l’esistenza di attività, imprenditoriali o associative, la cui presenza non è affatto accessoria per la crescita e l’attrattività del paese».
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Non avendo scelta questa volta invece di votare Casini penso di annullare la scheda.
E' ora di abbandonare la contrapposizione tra ideologie, ma USARE IL BUON SENSO ,la lontra ,la trota,il girino che cavolo c'entrano,solo gli STOLTI e chi […]
Ci risiamo un'altra volta. Benché il Circolo PD Gramsci di Bologna abbia protestato per la candidatura di Casini al Senato, Letta lo ripropone come fece […]