Aarme smog in Emilia, tornano le misure

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Nuovo campanello d’allarme – il primo del nuovo anno, ma a dicembre erano stati ben tre – per quanto riguarda l’emergenza smog in Emilia-Romagna: come certificato dal bollettino dell’Arpae del 15 gennaio, nelle stazioni di rilevamento delle province di Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Bologna e Ferrara sono stati registrati sforamenti del valore massimo giornaliero delle polveri sottili Pm10 (oltre il limite di legge fissato a 50 µg/m3) per almeno tre giorni consecutivi.

Per questo motivo a partire da sabato 16 gennaio in tutte le sei province da “bollino rosso” entreranno in vigore le misure emergenziali per il contenimento degli inquinanti e la salvaguardia della qualità dell’aria previste dalla manovra antinquinamento Pair 2020 della Regione Emilia-Romagna: saranno valide almeno fino a lunedì 18 gennaio compreso, giorno in cui è previsto il prossimo bollettino di controllo della situazione.

Le norme, che riguardano i principali Comuni che hanno aderito all’accordo, quelli con una popolazione superiore ai 30mila abitanti, prevedono limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti (fino ai diesel Euro 4) nei centri urbani dalle 8.30 alle 18.30, il divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli, il potenziamento dei controlli sui mezzi circolanti.

E ancora: l’obbligo di ridurre le temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati, fino a massimo di 19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto e nelle attività commerciali e fino a un massimo di 17° C nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali; il divieto di utilizzo di generatori di calore a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico (se è presente un impianto di riscaldamento alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 4 stelle; il divieto assoluto di combustione all’aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi di artificio, etc.) e il divieto di spandimento di liquami zootecnici (con l’eccezione di quello effettuato con interramento immediato dei liquami e con iniezione diretta al suolo).


Secondo l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna (Arpae) le condizioni di stabilità instauratesi nei giorni scorsi hanno favorito l’accumulo di inquinanti, determinando superamenti del limite giornaliero di Pm10 a partire dal 13 gennaio. Nella giornata di giovedì 14 gennaio i superamenti hanno coinvolto tutte le province della regione.

Secondo le indicazioni modellistiche, nei prossimi giorni l’avvezione fredda e secca da est/nord-est potrebbe essere in grado di apportare un parziale miglioramento della qualità dell’aria, limitato però alla porzione orientale della regione, mentre la restante parte del territorio emiliano-romagnolo dovrebbe beneficiare di questo apporto in misura minore. Per i giorni successivi le stime mostrano invece una tendenza al peggioramento, con probabilità significativa di nuovi superamenti del limite di Pm10 nell’area centro-occidentale della regione.