La prima parte della vicenda risale allo scorso 24 ottobre, quando una donna di 39 anni morì per overdose dopo aver assunto eroina. La conferma sulle cause del decesso arrivò dagli esiti medico-legali, che riconducevano la morte a un’insufficienza respiratoria acuta da assunzione di eroina in via inalatoria.
Per questa tragica vicenda, dopo mesi di indagini, i carabinieri di Novellara hanno arrestato M. W., un 37enne di origine pakistana domiciliato nella cittadina reggiana, sospettato di essere lo spacciatore che procurò la dose letale alla vittima. L’uomo è accusato di spaccio di stupefacenti e morte come conseguenza di altro delitto.
La perquisizione eseguita durante le fasi dell’arresto ha portato al sequestro di cinque dosi di eroina (cucite all’interno del giaccone), oltre 700 euro in contanti (ritenuti provento dello spaccio) e due smartphone.
A indirizzare i militari sulle tracce del cittadino pakistano erano state le dichiarazioni della cerchia di amici e frequentazioni della donna, che avevano orientato le attenzioni investigative degli inquirenti proprio sul 37enne; grazie anche all’esame del cellulare della vittima, poi, i militari sono riusciti ad acquisire incontrovertibili elementi di responsabilità a carico dell’uomo sulla cessione della dose di stupefacente che risultò letale per la 39enne.
Nel corso delle indagini, inoltre, i carabinieri avevano già sequestrato all’indagato un migliaio di euro in contanti e 5 grammi di hascisc durante una prima perquisizione avvenuta il 19 dicembre dello scorso anno, oltre al cellulare con il quale l’uomo è risultato aver avuto contatti con la donna poco prima del suo decesso.
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno