E’ al via oggi lunedì 21 di marzo l’appello del processo di ‘Ndrangheta ‘Grimilde’, si tratterà in particolare delle infiltrazioni malavitose a Brescell, nella Bassa reggiana, unico comune emiliano-romagnolo sciolto per mafia.
In primo grado, a ottobre 2020, il processo si era concluso con 41 condanne per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato, le più alte a 20 anni per l’ex presidente del Consiglio comunale di Piacenza Giuseppe Caruso e per Salvatore Grande Aracri, figlio del boss Francesco e nipote di Nicolino.
Altri 27 imputati sono invece attualmente a dibattimento a Reggio Emilia e tra questi Francesco Grande Aracri e l’altro figlio, Paolo.
Per Caruso, ex FdI ed ex funzionario delle dogane, ruolo col quale avrebbe aiutato la cosca, era stata anche disposta una provvisionale da un milione per il Comune di Piacenza.
La Corte di appello ha fissato quindici udienze, fino al 27 giugno, che si terranno nell’aula bunker del carcere della Dozza, inaugurata con il processo ‘Aemilia’. La pubblica accusa è rappresentata da Lucia Musti, procuratrice generale reggente e da Beatrice Ronchi, pm della Dda che ha coordinato le indagini e ha seguito anche il primo grado del processo
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
Elezioni Europee, Elezioni Regionali, si fanno nomi, posti, e altro senza però parlare di programmi, quelli sono irrilevanti e fumosi, i soldi mancano per ogni […]
Eppure i sigg.ri draghi e meloni, ultimi due premier in carica nel nostro paese, nostro si fa per dire, vanno dicendo da più di due […]