Modena. Giornata mondiale della poesia: “Gli infiniti mondi possibili negli occhi del poeta”

Douglas Baulos, libro d’artista per il Festival 2023, Altri mondi (foto Laura Sassi)

Con una collana cominciata quattordici anni fa continua la partecipazione del Club per l’Unesco di Modena agli eventi previsti per la Giornata mondiale della poesia. Di anno in anno, la raccolta di un poeta dialoga con l’opera visiva di uno degli artisti che si presentano nel “Festival del libro d’artista e della piccola edizione” di Barcellona, che il Club patrocina nella giornata del libro, 23 aprile, ormai alle porte. Dopo le ultime pubblicazioni, con le raccolte di Emilio Rentocchini (con le opere di Carme Sanzsoto) e di Antonella Jacoli (con tavole di Pia Wortham), sabato 23 marzo, nella sala dell’Ex oratorio del Palazzo dei Musei di Modena, un incontro aperto al pubblico propone lo sguardo allargato delle neuroscienze sul mondo, con il linguaggio della poesia.

 

“Unica natura, infiniti mondi” di Marco Ruini riprende il dialogo a distanza con l’artista americano Douglas Pierre Baulos, che dedica alla silloge una serie di opere realizzate con stampe e interventi su stoffe tinte con colori naturali da estratti di piante e terre del proprio giardino. “Non abbiamo uno sguardo abbastanza profondo per accorgerci di quanto, nel piccolo, è ancora più grande il mondo”, scrive Ruini, riaffermando come i molteplici linguaggi che lo impegnano da tempo, quello della pittura, della narrativa, oltre che della poesia, siano strade diverse con cui raccontare il suo campo privilegiato di ricerca, quello delle neuroscienze. Eppure, come scrive Antonio Petrucci nella postfazione al libro, la poesia di Ruini “non nasce dalla scienza, ma dallo sguardo che egli lancia sul mondo, dalla bellezza e dalla varietà della natura, dalle forme e dai colori: Sono l’erba che calpesto, / il fiore che raccolgo, / il lupo che ulula alla luna, / la farfalla che senza senso gira.”

La consapevolezza della nostra presenza effimera è nella sua poesia “una ragione per vivere con passione e con fantasia; per aprire le braccia “ai mondi più strani”; per apprezzare la “continua metamorfosi” della vita”, con quella caratteristica, propria dei poeti, di “pensare coi versi”, che a Ruini – continua Petrucci – “riesce naturale. Gli è naturale perfino l’uso delle rime, che non sono mai ricercate né tanto meno compiaciute, ma sempre necessarie e affiorano nei suoi versi con una leggerezza (quasi) impercettibile”.

La presentazione del volume (edito da Consulta, curato da Elisa Pellacani, 88 pagine, a colori) è l’occasione per un incontro a più voci in cui l’autore, come usa fare con la rivista Anemos che dirige da oltre dieci anni per creare momenti di dibattito multidisciplinare sulle neruroscienze, propone al pubblico un dialogo su alcuni dei temi da cui è nata questa raccolta. “Se la natura è unica, non c’è dubbio che i modi e i mondi nei quali può manifestarsi siano infiniti”, scrive ad introdurre le poesie; “impossibile conoscerli tutti, ma i percorsi e i bivi sono talmente tanti che, di fronte alla nostra scarsa conoscenza che ci farà incontrare solo una minima parte del conoscibile, lasciano aperto un numero illimitato di possibilità e la sorpresa è sempre dietro l’angolo; è l’imprevedibilità che rende ogni esperienza, ogni vita, uniche e riempie la nostra esistenza di meraviglia ed emozioni”.

L’incontro conta con il patrocinio del Comune di Modena-City of Media Arts e la collaborazione dell’Associazione ILDE e del Circolo La Fonte di Ippocrene, che da anni condivide con il Club per l’Unesco la passione e la ricerca sulla poesia contemporanea del territorio. Nella presentazione dell’opera, Elisa Pellacani (per conto del Club per l’Unesco di Modena che ha patrocinato l’edizione) riprende le considerazioni già espresse a proposito dell’esigenza di riportare la pace in tutte le parti del mondo, innestando condizioni di tolleranza e di equa ripartizione delle risorse, e illustra le principali attività realizzate dal Club nel corso del 2023 e quelle previste per il 2024. Ad aprire la presentazione, è previsto il saluto dell’Assessore Andrea Bortolamasi e gli interventi di Antonella Jacoli, Antonio Petrucci, Elisa Pellacani, mentre alla capacità interpretativa di Donatella Zini spetta la lettura di alcune delle poesie di Ruini. L’incontro comincia alle ore 16, in viale Vittorio Veneto, 5, Modena.

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Marco Ruini, medico chirurgo, specialista in Neurologia e Neurochirurgia, è nato a Novellara, vive a Reggio Emilia, ed è direttore del Centro di Neuroscienze Anemos di Reggio Emilia. Relatore di conferenze, ha tenuto corsi di aggiornamento, è autore di romanzi, poesie, esposizioni sul tema delle neuroscienze e dal 2011 è direttore scientifico della rivista trimestrale “Anemos”. Nella collana “Anemos narrativa” ha pubblicato: La partenza (2010), L’eremita (2010), Il testamento (2011), Silvia la pazza (2015), Mille anni di pace (2017), Gigi (2018), Disconnesso (2020). Nella collana “Anemos poesia” ha pubblicato: Ancorati ad una nuvola (2013), Libertà virtuale (2016), Se cade una foglia (2020) e Fossili (con Marcello Angius, 2020). Nel 2022 ha pubblicato in occasione della mostra di sue opere pittoriche su tela e su ceramica il volume Con gli occhi e con la mente. Contaminazioni tra scienza e arte (Consulta librieprogetti, Reggio Emilia). Suoi testi di carattere multidisciplinare sono stati pubblicati nei libri Garden Books. Libri d’artista, giardini della mente (2022) e Other Books. Libri d’artista, altri mondi (2023).

Douglas Pierre Baulos è nato a Springfield, nell’Illinois (USA). Nel 1990 ha conseguito una laurea in Belle Arti presso l’Università dell’Alabama a Birmingham e nel 1993 un Master in Belle Arti presso l’Università di New Orleans. Professore associato di disegno presso l’Università dell’Alabama a Birmingham, è condirettore di “Uab Bloom Studios” e “Dye Garden”. I suoi disegni, collage e libri, esposti e pubblicati a livello nazionale e internazionale, raccontano della sua collaborazione in azioni interpersonali e collettive per uno spazio di guarigione e creatività generativa. Le sperimentazioni con i linguaggi visivi e la poesia apportano riflessioni sui temi dell’identità queer, dell’amore, della morte, dell’arte come rifugio e speranza. Partecipa da diverse edizioni al “Festival del libro d’artista e della piccola edizione” di Barcellona con suoi libri d’artista e con interventi sul libro come forma di espressione artistica (Blackout Book. Fare libri senza elettricità, 2014; Book secret. Il libro d’artista, un mistero, 2018; Garden Books. Libri d’artista, giardini della mente, 2022).

Antonio Petrucci
ha insegnato filosofia e scienze umane al “Matilde di Canossa” di Reggio Emilia. Giornalista e scrittore, collabora con Anemos neuroscienze, ReggioStoria, La Libertà ecc. Ha curato alcuni volumi collettivi come Friedrich Nietzsche, un filosofo e la sua ombra (2002), Filosofia al cinema (2006), Perché la sofferenza? (2011), Sentieri interrotti. Silvio D’Arzo e il suo doppio (2013). Ha inoltre collaborato a vari volumi, l’ultimo dei quali è Nei giardini di Adone (2020). L’opera narrativa comprende, oltre i racconti apparsi su giornali o antologie, Racconto in punta di piedi, Consulta 2012, Lottando con l’Angelo, San Lorenzo 2020, Forse nel cuore della notte, San Lorenzo 2021, La notte dei pesci volanti, I Buoni Cugini 2023. Con la sorella Giulia ha scritto L’estate dei microbi. Accadde a Romagnolo, I Buoni Cugini 2022.

Sabato 23 marzo 2024, ore 16
Sala Ex Oratorio Palazzo dei Musei – viale Vittorio Veneto 5 Modena
Giornata mondiale della Poesia 2024
Organizza il Club per l’Unesco di Modena con il patrocinio del Comune di Modena/City of media Arts e la collaborazione dell’Associazione ILDE e del Circolo La fonte di Ippocrene
Presentazione e reading di
UNICA NATURA, INFINITI MONDI di Marco Ruini, con immagini di Douglas Pierre Baulos, a cura di Elisa Pellacani, edizioni Consulta
Intervengono
Marco Ruini l’autore, Andrea Bortolamasi Assessore Comune di Modena, Antonella Jacoli Circolo La fonte di Ippocrene, Elisa Pellacani curatrice del volume, Antonio Petrucci testo critico alle poesie
Letture Donatella Zini



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