Modena. Addio a Dario Mengozzi, esponente di primo piano del cattolicesimo democratico

DARIO MENGOZZI – Modena

Il cordoglio del sindaco Muzzarelli. Esponente di primo piano della tradizione politica del cattolicesimo democratico, ha sviluppato il suo impegno soprattutto nei settori dell’economia e del lavoro, con un’attenzione particolare ai valori dell’equità e della giustizia sociale.

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così, in un messaggio di cordoglio alla famiglia, la figura di Dario Mengozzi, scomparso all’età di 90 anni, compiuti nel settembre scorso.
Mengozzi è uno degli esponenti di primo piano, insieme a Ermanno Gorrieri e Luigi Paganelli, di quel movimento politico e sociale conosciuto come Sinistra modenese che ha caratterizzato il mondo cattolico cittadino fin dalla Resistenza, il partito della Democrazia Cristiana e le organizzazioni economiche e sociali di quell’area e al quale lo stesso Mengozzi ha dedicato un libro uscito nel 2009, a cura del centro culturale Francesco Luigi Ferrari, di cui era stato presidente.

Laureato in Scienze politiche, Mengozzi è stato presidente provinciale delle Acli negli anni Cinquanta, segretario provinciale della Dc tra il 1959 e il 1963, deputato al Parlamento dal 1963 al 1972, poi presidente della Camera di commercio per dieci anni, tra il 1974 e il 1984, presidente di Unioncamere nazionale (1979-1983), presidente nazionale di Confcooperative dal 1983 al 1991. Tra il 1994 e il 2002 ha fatto parte del Comitato economico e sociale europeo (Cesa).
“Basta scorrere il suo percorso di impegno sociale e politico – aggiunge Muzzarelli – per comprendere l’importanza che ha avuto il lavoro di Mengozzi per lo sviluppo del nostro territorio, al quale ha contribuito con una particolare attenzione al dialogo e al confronto, con una coerenza di fondo con i principi che hanno ispirato la sua azione”.
Anche il presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi ha espresso il cordoglio per la scomparsa di Dario Mengozzi che, tra il 1990 e il 1994, è stato anche consigliere comunale a Modena. ” Sono tanti i modenesi che hanno collaborato con Dario – è il ricordo di Poggi – e con lui sono cresciuti nell’impegno sociale e politico. Rigore, competenza, umiltà e altruismo sono i tratti del suo insegnamento che non dimenticheremo”.

Il cordoglio di Confcooperative. “La cooperazione non mi è precipitata addosso, è sempre stata un’esperienza naturale per me, qualcosa che sentivo mio, legata al mio essere e al mio vissuto”.

Così parlava due anni fa Dario Mengozzi, già presidente di Confcooperative Modena e di Confcooperative nazionale, scomparso la notte scorsa a Modena all’età di 90 anni. Quelle parole Mengozzi le aveva confidate nell’ambito di un’ampia intervista al giornalista e scrittore Elio Pezzi, autore del libro “Probi Pionieri dell’Emilia-Romagna” pubblicato in occasione del 50° anniversario di Confcooperative Emilia Romagna.

“Mengozzi è stato un vero pioniere della cooperazione e del movimento cooperativo a tutti i livelli, da quello territoriale fino a quello nazionale – dichiara il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza -. Con lui se ne va un pezzo di storia della nostra Organizzazione, un uomo che ha saputo praticare nel concreto della sua attività quotidiana quei valori di mutualità e solidarietà che contraddistinguono la cooperazione”.

Il presidente regionale Milza esprime così le sue condoglianze alla famiglia e a tutte le cooperatrici e i cooperatori modenesi, unendosi al ricordo espresso dal presidente di Confcooperative Modena, Carlo Piccinini.

“Dario Mengozzi è stato – ha detto Piccinini -, insieme a Ermanno Gorrieri, uno dei migliori dirigenti della cooperazione, sia a livello locale che nazionale. I suoi valori, le sue competenze e il suo stile di vita resteranno per sempre patrimonio dei cooperatori non solo modenesi”.

Lo stesso Piccinini, in segno di riconoscenza, aveva consegnato una targa a Mengozzi il 15 novembre 2019 in occasione della festa organizzata a palazzo Europa di Modena per festeggiare i 90 anni dell’ex presidente dell’Unione provinciale delle cooperative di Modena e di Confcooperative nazionale.

Il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, a nome di tutti i dirigenti e i dipendenti dell’Organizzazione, ha espresso per l’occasione sentimenti di viva commozione per la scomparsa di Dario Mengozzi che ha guidato e traghettato Confcooperative in anni di grande difficoltà. “Ne ricordo – ha detto Gardini – l’intelligenza, l’onestà e la lungimiranza nella difesa dell’Organizzazione finalizzata alla promozione della cooperazione italiana e mi unisco al dolore della moglie e della famiglia”.

La Camera di Commercio. Scomparso Dario Mengozzi, Presidente Camera di Commercio di Modena dal 1974 al 1984 e di Unioncamere Nazionale
Il Presidente, Giuseppe Molinari, la Giunta, il Consiglio, il Segretario Generale e la struttura tutta della Camera di Commercio di Modena esprimono profondo cordoglio.

Nella notte di lunedì 30 marzo 2020 di Dario Mengozzi, uomo delle istituzioni, dello sviluppo, della solidarietà e della giustizia sociale.

Dario Mengozzi ha assunto la guida dell’Unione provinciale delle cooperative di Modena nel 1969 (carica che ha ricoperto fino al 1983) e dell’Ufficio nazionale DC per i problemi della cooperazione.

Nel 1974 è stato eletto presidente della Camera di Commercio di Modena, carica che ha ricoperto fino al 1984. Appena insediatosi ha dovuto affrontare la grave crisi economica di alcune delle più importanti industrie modenesi – la fabbrica di auto sportive «Maserati», le «Fonderie di Modena» e la fabbrica di serrature «Corni» – puntando alla maggiore collaborazione possibile tra gli enti locali (oltre alla Camera di commercio, anche l’amministrazione comunale e provinciale di Modena) e i rappresentanti dei lavoratori, in modo da trovare una soluzione condivisa alla grave situazione venutasi a creare. In quegli anni si è occupato, tra l’altro, della costituzione della nuova sede della Borsa Merci, dello spostamento della Fiera di Modena in località Bruciata e della costituzione della nuova sede del Centro doganale di Campogalliano.

È stato presidente nazionale di Unioncamere dal 1979 al 1983. Nello stesso periodo ha ricoperto anche la carica di presidente della CERVED, Società di informatica delle Camere di Commercio italiane.

Dal 1978 al 1980 è stato componente del CNEL, Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro. A Modena, dal 1979 al 1987, è stato componente del consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Modena.