“Per me sei l’esempio di un musicista del XXI secolo. Rappresenti la direzione in cui la musica dovrebbe evolversi; da un lato, il rispetto del prezioso patrimonio delle opere classiche […]; dall’altro, la scoperta della musica contemporanea [popolare] e del suo elemento creativo, non solo nell’improvvisazione, ma anche nell’interpretazione”: con queste parole Yehudi Menhuin ha sintetizzato lo spirito e la maestria del virtuoso violinista Gilles Apap, che mercoledì 6 luglio alle 21.30 si esibirà ai chiostri di San Pietro assieme alla fisarmonicista Myriam Lafargue.
Grazie a un approccio unico alla musica, Apap offre un programma che spazia dal repertorio classico a generi come jazz e folk di tutto il mondo, con il risultato di una performance unica che unisce i confini tra gli stili musicali. Durante la serata, che è parte del calendario di “Estate ai Chiostri” della Fondazione I Teatri di Reggio, nell’ambito del programma di eventi Restate, si potranno ascoltare le note di compositori celebri per il loro repertorio violinistico come Bach, Sarasate e Kreisler, giungendo fino a Piazzolla e a un mix di musiche tradizionali bretoni, irlandesi e bulgare.
Ultimi commenti
Si chiama libertà e mi pare che la cgil non c'entri nulla
Buongiorno sono un imprenditore con due negozi su Reggio Emilia (casimiro e casimiro essenza) .pensavo di essere l’unico infastidito dalla ripetitività “dell’offerta d’intrattenimento “ del […]
Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare