Le sigle sindacali Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuol e Snals Confs hanno organizzato per la giornata di mercoledì 14 ottobre una mobilitazione nazionale dei lavoratori precari della scuola, che a Reggio si svolgerà in forma di sit-in a partire dalle 15 davanti alla Prefettura di corso Garibaldi.
La mobilitazione è nata per chiedere al governo un piano di stabilizzazioni, abilitazioni e valorizzazione delle professionalità dei precari che produca effetti immediati “anziché le consuete 200.000 supplenze annuali”, oltre al rinvio e a un ripensamento delle procedure concorsuali previste per i docenti in considerazione del contesto di emergenza sanitaria Covid-19.
“Bisogna prendere atto che senza il contributo dei precari, ormai ben oltre il 30% dell’organico su base nazionale, la scuola pubblica italiana chiuderebbe domattina e che sarebbe necessario un atteggiamento di minore arroganza e di maggiore dialogo da parte del Ministero dell’Istruzione”, hanno spiegato le organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda il territorio reggiano sono più di 3.500 i precari: 2.084 docenti tra scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo e di secondo grado e 601 unità di personale Ata tra assistenti amministrativi, assistenti tecnici, collaboratori scolastici e Dsga assunti a Reggio per l’anno scolastico 2020-2021, numeri ai quali vanno aggiunte le ulteriori deroghe (circa 70) per i posti di sostegno, le 750 nomine per i posti Covid più varie “supplenze brevi” fino al termine delle lezioni, per un totale dunque di oltre 3.500 nomine su un organico di circa 10.000 posti.
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