Mario Guidetti, prezioso il suo contributo dal valore umano. Teniamo vivo il ricordo

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Il ricordo di Mario Guidetti di Giovanni Rossi, presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna.

Mario Paolo Guidetti è mancato nella tarda mattinata di sabato 2 gennaio. Già consigliere nazionale e ora Tesoriere dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, Guidetti – classe 1946 – era largamente apprezzato e stimato dei colleghi e non solo, come testimoniano i molti messaggi ed i ricordi che gli sono dedicati.

Personalmente lo apprezzavo per il suo rigoroso impegno nello svolgere i ruoli che assumeva. Da Tesoriere dell’Ordine regionale si era impegnato affinché il bilancio fosse trasparente ed in equilibrio, affinché l’Ordine fosse sì rigoroso nel fare rispettare le regole, ma anche “amico” dei giornalisti e sempre pronto a sostenerli, soprattutto nelle difficoltà, e difenderli dalle minacce e da chi vuole, in un modo o nell’altro, limitarne la libertà.

Sognava che un giorno a Bologna potesse nascere una “Casa dei giornalisti” nella quale riunire tutti gli organismi di categoria e che questa fosse proprietà dei nostri enti. Anche per tale fine prestava un’attenzione al tempo stessa rigorosa e parsimoniosa ai nostri conti. Il suo contributo, tuttavia, non si limitava al compito specifico che svolgeva all’interno del Consiglio dell’Ordine. Su ogni punto che veniva affrontato durante le riunioni non faceva mancare la sua opinione e a volte, quando lo riteneva necessario, espressa anche con schiettezza e qualche battuta in dialetto reggiano. Non mancava mai di richiamare tutti al rispetto reciproco ed alla serenità nel confronto.

Lo avevo sentito telefonicamente pochi giorni prima di Natale, la voce affannata, ma mai avrei pensato di doverlo salutare definitivamente di lì a poco. Penso che al nostro Ordine sia venuto meno un contributo prezioso di esperienza e di valore umano. Perché non vada perso occorre che il suo ricordo si mantenga vivo ed è la promessa che mi sento di fare al nostro Mario Paolo.