Luzzara. Rifiuti pericolosi: sequestrato un capannone, 3 denunce

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Sequestrato dai Carabinieri Forestali un capannone industriale a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, per il reato di gestione illecita di rifiuti pericolosi. Sequestrate circa 1.500 balle di rifiuti pericolosi, per un peso stimato in 770 tonnellate.

I militari del Nucleo investigativo carabinieri forestali di Reggio Emilia, con l’aiuto dei colleghi di Luzzara (Bassa reggiana), al culmine di una mirata attività sulla gestione illecita di rifiuti hanno eseguito un controllo presso un capannone nell’area industriale di Codisotto di Luzzara.

Dal controllo è emerso che il capannone era in uso a una società del mantovano che si occupa di gestione di rifiuti metallici. All’interno della struttura sono stati trovate circa 1.500 balle di rifiuti pericolosi derivanti da autodemolitori, di rifiuti plastici, cavi elettrici industriali dismessi e da materiale tessile. Una parte consistente di imballaggi erano sporchi e con vari rifiuti frammisti, per i quali è necessario un lungo processo di caratterizzazione anche per definirne la pericolosità.

Considerato che il sito non è autorizzato alla gestione dei rifiuti e preso atto che non è stata fornita alcuna documentazione giustificativa sulla presenza dei rifiuti pericolosi e non pericolosi ammassati all’interno del capannone, stimati in circa 770.000 chilogrammi, l’intero immobile, di circa 1500 metri quadri, è stato sottoposto a sequestro preventivo.

Sono stati segnalate alla Autorità giudiziaria tre persone per attività di gestione illecita di rifiuti pericolosi e non pericolosi. Si tratta di un moldavo, operaio della ditta mantovana locatrice dell’immobile, e un mantovano, entrambi trovati all’interno del capannone , e un bergamasco, in qualità di amministratore unico della società.