L’Università di Modena e Reggio Emilia pronta a tornare in presenza al 100% da settembre con lezioni ed esami, a partire quindi dall’avvio del primo semestre dell’anno accademico 2021-2022. Lo ha deciso – per tutti gli anni di tutti i corsi di laurea – il Senato accademico approvando le linee guida per l’avvio delle attività didattiche.
Si torna in presenza, spiega l’ateneo, al netto di disposizioni normative che impongano restrizioni e di quei corsi di laurea che di per sé prevedono forme ‘blended’ di insegnamento. Qualora invece sia imposto il mantenimento di un distanziamento tale da dover ricorrere a una occupazione dei posti in aula in misura pari o inferiore al 50%, sarà garantita una percentuale in presenza a tutti gli studenti e per tutti i Corsi di laurea nei limiti del possibile, eventualmente a settimane alterne o comunque con apposita turnazione. Stessa decisione per gli esami che, sempre laddove non intervengano disposizioni contrarie, si svolgeranno in presenza a partire da settembre, ad eccezione di studenti destinatari di provvedimenti di quarantena o isolamento disposti dalla competente autorità sanitaria.
“Il principio di gradualità unito alla forte fiducia nella campagna vaccinale – afferma il rettore Carlo Adolfo Porro – ci spingono a prendere decisioni che possano portare la nostra comunità a riprendersi quanto prima la pienezza della vita accademica”.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media