L’Emilia-Romagna seconda regione in Italia per tendenza a danneggiare gli smartphone

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In mezzo a tante classifiche positive, in questo 2023 c’è anche qualche nota stonata per l’Emilia-Romagna, che con oltre l’11% delle riparazioni totali è risultata essere la seconda regione italiana per tendenza al danneggiamento degli smartphone per uso maldestro o incidenti di vario genere.

I dati sono stati raccolti ed elaborati da WeFix Lab, il dipartimento statistico di WeFix.it, il booking che seleziona i migliori centri di assistenza per smartphone e che ogni anno raccoglie le statistiche relative alle richieste di intervento ricevute dalla piattaforma da tutta l’Italia.

L’Emilia-Romagna, in questa particolare graduatoria, è preceduta solo dalla Sicilia, da cui sono arrivate il 13,3% delle richieste totali di riparazione, ed è seguita dalla Sardegna, a quota 8,59%. Le province emiliano-romagnole più “distratte” sono quelle di Bologna, Modena e Parma.

Nel dettaglio, in regione sono le donne a danneggiare maggiormente il proprio smartphone rispetto agli uomini, anche se lo scarto è poco significativo (49,3% contro 48,5%). La fascia d’età delle persone che si rivolgono più spesso a un centro di riparazione per smartphone è soprattutto quella compresa tra i 35 e i 44 anni (25,8%), seguita da quella delle persone tra i 25 e i 34 anni (23,7%). Di contro, le persone con più di 65 anni sono risultate quelle più attente al proprio dispositivo, con solo il 5,3% di richieste di assistenza sul totale.

Le cause più comuni per le quali quest’anno in Emilia-Romagna ci si è rivolti ai centri di assistenza per far riparare i propri telefoni sono le cadute accidentali (21,37%), le “ricariche improprie” (19,88%), gli incidenti causati da familiari, amici o bambini (16,82%) e l’utilizzo del dispositivo in acqua (12%). Nel 21% dei casi i danneggiamenti sono avvenuti in aree aperte, locali notturni o in palestra, nel 24% dei casi su mezzi di trasporto pubblici e privati, nel 17% dei casi all’interno della propria abitazione; nel 12% dei casi nei luoghi di lavoro o di studio. Per quanto riguarda invece la tipologia dei danni, oltre il 33% delle riparazioni è stato richiesto per sistemare la batteria, mentre una percentuale simile (il 32%) per danneggiamenti allo schermo.



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