L’azzeruolo di Borzano è a rischio

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di Ugo Pellini

Il forte vento dei giorni passati ha fatto cadere un ramo principale di una dei più famosi e conosciuti alberi del Comune di Albinea: l’Azzeruolo di via Franchetti a Borzano, l’unico albero monumentale di questa specie protetto dalla Regione Emilia Romagna e vincolato ai sensi della legge n. 2 del 1977. La branca, cadendo, ha fatto crollare il cartello che indica questa pianta che, anche se le sue dimensioni non sono notevoli (10 metri di altezza e una circonferenza del tronco è di 170 centimetri) è tutelato, oltre che per il suo valore botanico, anche per quello paesaggistico.

Vegeta infatti in una curva sulla strada che da Borzano porta a Ca’ del vento, molto frequentata soprattutto la domenica da camminatori e ciclisti; chi si sofferma ad ammirarlo può gustarsi da qui, nelle giornate limpide, anche la vista di buona parte della Pianura padana.

E’ necessario che il Comune di Albinea intervenga al più presto riequilibrando la chioma e curandolo adeguatamente, per evitare che questo “patrimonio verde” vada perduto. Potrebbe ottenere il finanziamento che la Regione Emilia Romagna elargisce ai comuni che lo richiedono; recentemente proprio i comuni di Reggio Emilia e Scandiano hanno ottenuto più di 10mila euro per curare le querce monumentali di via Pestalozzi il primo e di Rondinara e Fellegara il secondo. L’Azzeruolo appartiene al genere Crataegus, quello dei vari tipi di Biancospino che crescono spontanei nelle nostre zone.

Pòmm lazarèin è il nome dialettale con il quale i nostri contadini indicavano non solo il frutto (che in realtà è un pomo), ma anche l’intera pianta. I suoi frutti, rotondeggianti ed ovali, di colore rosso, più grandi di quelli del Biancospino; hanno un sapore gradevolmente asprigno.