C’è una coda polemica all’indomani dell’incontro di mercoledì 2 luglio in municipio a Reggio tra il sindaco Marco Massari e una delegazione formata da una decina di lavoratrici di Manifatture di San Maurizio, in rappresentanza di quel gruppo di dipendenti che avevano deciso di non aderire alle proteste delle ultime settimane contro Max Mara Fashion Group e che a fine giugno avevano sottoscritto un comunicato congiunto – firmato da una settantina di persone – per esprimere quella che definivano “una posizione diversa” rispetto alle contestazioni mosse alla proprietà dalle loro colleghe dello stabilimento reggiano.
“Siamo sinceramente stupite”, hanno detto le lavoratrici che sono state ricevute in Comune, “dalle parole pronunciate dal segretario della Cgil di Reggio (Cristian Sesena, ndr), che ha scelto di sminuire il nostro incontro con il sindaco e la nostra presa di posizione. Accusarci di essere entrate da una porta secondaria, di aver evitato le telecamere, di non essere rappresentative è un tentativo maldestro di delegittimarci e di cancellare le nostre voci. Forse perché Sesena ritiene che solo chi aderisce alla Cgil meriti rispetto”.
Eppure, hanno proseguito, “siamo colleghe, lavoratrici dello stesso stabilimento, e pensiamo che le differenze di opinione debbano essere accolte, non ridicolizzate. Abbiamo scelto la via della discrezione, non quella del clamore, convinte che non sia il rumore a determinare il valore o la verità di una testimonianza, ma siamo sinceramente offese dalle parole della Cgil”.
“Se la difesa della dignità delle lavoratrici vale solo per alcune, in fondo non vale per nessuno. Non crediamo che Sesena stia facendo un buon servizio a nessuna delle lavoratrici di San Maurizio. Noi continueremo a esprimere liberamente ciò che pensiamo, nel rispetto di tutte e di tutti, anzitutto di chi non la pensa come noi”.
Ve la ricordate la marcia dei 40000(17000 per la questura) a voler la riapertura della Fiat?
Salutata come il riscaTto di chi non si piegava al diktat dei sindacati, che avrebbe sancito la rinascita in chiave ordine ed efficienza del’ industria
Ora la Fiat non esiste più, bravi bella dignità, e queste truppe qui vogliono un bis in salsa sartoriale
Vorrei andare io in carica di sindaco, di sicuro farei meno danni, per quanto riguarda i sindacati cercano solo like e visibilità da sempre.
Ho 43 anni di lavoro nel comparto manifatturiero e sono Reggiana. Lavoro sul territorio.
E’ secondo me, grave che chi non è d’accordo viene catalogato come servo del padrone. Invece c’è un datore di lavoro che può o meno essere messo in discussione. Là singolarità e’ che chi “protesta non ha alcun rispetto per chi non è d’accordo sulla protesta stessa. La Cgil fa un errore enorme a divedere i dipendenti, vedremo poi quante tessere aumenteranno.
Sicuramente le operaie che sono andate in comune a difendere il loro padrone, alla faccia di chi denuncia lo sfruttamento, denotano la divisione interna nell’ambiente di lavoro, tra colleghi che dovrebbero essere come fratelli, ma che qualcuno ha interesse a dividere. Ci saranno raccomandati e no, schiavizzati e no, come in tutte le aziende. Il sindaco sarà felice di accogliere la truppa “padron si”… Che onore…
Mi sembra di capire che vi siano due padroni uno dei quali è il sindacato con i suoi “guerrieri”, l’altro è il “padrone” , colui che ha potere di investire milioni di Euro sul territorio, con i suoi “guerrieri”. Uno dei due è fuori luogo perché se il “padrone” fa i gli interessi dell’azienda e quindi in suoi, il sindacato non sembra fare gli interessi dei lavoratori, poiché parte degli operai dell’azienda dovevano essere intercettati dal sindacato, ascoltati, e dopo tirare le conclusioni in rappresentanza di tutti, iscritti e non. Non strumentalizzare le lotte sindacali per ottenere visibilità, ma garantire dignità e il diritto al posto di lavoro, percorrendo la strada più giusta possibile per evitare le liti.
povero Landini non è più capace di fare il si.ndacalista senza poi parlare della CGIL basta vedere quando fanno le manifestazioni e da li si capisce tutto
Date ancora credito alla CGIL???
Purtroppo sono ancora in molti!!
Si, è l ‘unico sindacato , che difende i lavoratori.