Landi: bilancio ok. No autorizzo acquisto

Landi renzo

L’Assemblea Ordinaria e Straordinaria di Landi Renzo S.p.A. si è riunita in data odierna, in unica convocazione, sotto la presidenza di Stefano Landi.

Come indicato nell’avviso di convocazione pubblicato in data 7 aprile 2020, ai sensi dell’articolo 106, quarto comma, del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18, l’intervento in assemblea degli azionisti è stato consentito esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società.

Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2019

L’Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il Bilancio di Esercizio 2019 e durante i lavori è stato inoltre presentato il Bilancio Consolidato del Gruppo Landi Renzo relativo all’esercizio 2019. In sintesi, si ricorda che il fatturato consolidato è stato pari ad Euro 191,9 milioni (+2% rispetto a Euro 188,1 milioni al 31 dicembre 2018), l’EBITDA adjusted a Euro 26,3 milioni (4% rispetto a Euro 25,2 milioni al 31 dicembre 2018) e l’utile netto a Euro 6 milioni, in forte miglioramento rispetto a Euro 4,5 milioni a fine 2018. La posizione finanziaria netta a fine 2019 è negativa e pari ad Euro 61,8 milioni (ante IFRS 16 pari a Euro 55,2 milioni), rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 52,9 milioni al 31 dicembre 2018.

Quanto ai risultati della Capogruppo il fatturato individuale di Landi Renzo S.p.A. è pari ad Euro 139,7 milioni, in aumento di Euro 3,7 milioni (+2,8%) rispetto all’anno precedente. L’EBITDA è risultato pari a Euro 16,7 milioni, a fronte di un risultato positivo per Euro 11,9 milioni nel 2018. L’EBIT è pari ad Euro 7,7 milioni ed è stato influenzato da ammortamenti e riduzioni di valore registrati nell’anno per complessivi Euro 9 milioni, di cui Euro 4,4 milioni per immobilizzazioni immateriali, Euro 2,8 milioni per immobilizzazioni materiali ed Euro 1,8 milioni per diritti d’uso. La posizione finanziaria netta a fine 2019 è negativa e pari ad Euro 66,7 milioni (Euro 61 milioni al netto degli effetti dell’IFRS 16 – Leases e del fair value dei contratti finanziari derivati), rispetto ad una posizione finanziaria netta negativa pari ad Euro 54,6 milioni al 31 dicembre 2018.

L’Assemblea prendendo visione del Bilancio Consolidato ed esaminando ed approvando il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019, ha deliberato la destinazione dell’utile di esercizio pari a Euro 2.705.828,03 a riserva e, in particolare, atteso che la riserva legale ha già raggiunto il quinto del capitale sociale, quanto ad Euro 360.174,74 a riserva indisponibile per valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni (ai sensi dell’art. 6, comma 1, lettera a), del D. Lgs. 38/2005) e per il residuo, pari ad Euro 2.345.653,29, a riserva straordinaria.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti al 31 dicembre 2019

Con riferimento alla Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta ai sensi degli articoli 123-ter del D. Lgs. 58/98 e 84-quater del regolamento approvato con delibera Consob n. 11971 del 19 maggio 1999, già approvata dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 13 marzo 2020, l’Assemblea ha approvato la prima sezione ai sensi dell’articolo 123-ter, comma 3-bis, del D. Lgs. 58/98 e ha votato in senso favorevole in merito alla seconda sezione ai sensi dell’articolo 123-ter, comma 6, del D. Lgs. 58/98.

Non rinnovata l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie

Rispetto alla proposta di autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della delibera assunta dall’assemblea degli azionisti del 29 aprile 2019, si segnala che l’Assemblea non ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione.

A tal proposito si ricorda che, come reso noto tramite comunicato stampa pubblicato in data 28 aprile u.s., i soci di maggioranza Girefin S.p.A. e Gireimm S.r.l. avevano comunicato la propria intenzione di esprimere voto contrario in relazione alla proposta di autorizzare l’acquisto e la disposizione di azioni proprie. Tale voto contrario è stato motivato esclusivamente dalla volontà di non precludere alla Società l’eventuale accesso alle misure di sostegno alla liquidità delle imprese introdotte dal decreto legge 8 aprile 2020, n. 23 (c.d. “Decreto Liquidità”). L’art. 1, comma 2, lett. i) del Decreto Liquidità prevede, infatti, tra le condizioni per poter beneficiare delle agevolazioni per l’accesso al credito, anche la mancata approvazione, da parte della società richiedente e di ogni altra società del gruppo cui essa appartiene, del riacquisto di azioni nel corso del 2020.

Si informa che nel 2019 la Capogruppo non ha negoziato azioni proprie e di società controllanti e ad oggi non detiene azioni proprie o di controllanti. Le società controllate non detengono azioni della Capogruppo.

Modifiche allo statuto sociale

L’Assemblea ha approvato la modifica dell’articolo 6-bis dello statuto sociale in materia di maggiorazione del diritto di voto, di cui all’articolo 127-quinquies del D. Lgs. 58/98, al fine di allineare la disciplina statutaria alla più recente interpretazione in materia di maturazione della maggiorazione dei diritti di voto e delle modalità di accertamento dei relativi presupposti, espressa da Consob nella comunicazione n. 0214548 del 18 aprile 2019.

Si ricorda che secondo tale interpretazione all’autonomia statutaria non spetta alcuna discrezionalità nella definizione dei presupposti giuridici e di fatto cui consegue l’attribuzione del voto maggiorato, essendo questi già definiti dal legislatore e limitati alle circostanze che le azioni della società: a) siano state iscritte in un apposito elenco e b) siano appartenute al medesimo soggetto per un periodo continuativo (non inferiore a ventiquattro mesi) a decorrere dalla data di iscrizione nell’elenco.

La proposta di modifica dello statuto sociale è stata approvata con il voto favorevole del 93,47% del capitale sociale avente diritto di voto rappresentato in Assemblea, corrispondente al 59,17% del capitale sociale e al 74,33% del totale dei diritti di voto di Landi Renzo.