La Cisl: Seta ha grandi problemi di gestione e la politica reggiana tace

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La lettera aperta alla politica reggiana firmata da Rosamaria Papaleo, segretaria generale di Cisl Emilia Centrale.

“Quello che sta accadendo in Seta non è normale.

Cinque autisti lasceranno Reggio Emilia entro fine mese. Tanti, davvero tanti altri se ne sono andati e uno di loro ha lasciato un epitaffio perfetto: “Conviene più trasportare la spazzatura che le persone”.
Severo ma giusto.
Quando sei impegnato anche 14 ore al giorno per uno stipendio di 1.300 euro, quando sei costretto a non vedere la tua famiglia, la risposta aziendale non può essere “ce lo permette il contratto nazionale”. Oppure dire che tutto il mondo del trasporto pubblico sta affrontando la crisi del reperimento della forza lavoro e, quindi, mal comune mezzo gaudio.

Seta ha un grosso problema di gestione del suo personale e questo problema a Reggio Emilia è diventato l’elefante dentro la stanza.
Quale stanza?
Quella della politica locale. Che non vede, non sente e non parla. Oppure non vuole prendere una posizione forte. Delle due, l’una.
Un piccolo consiglio non richiesto: applicare la terza via continuando a dire che va tutto bene, rischia di essere come il classico muro centrato a 300 km all’ora. Non porta nulla di buono.

Da segnalare, invece, le due eccezioni della Deputata M5S Stefania Ascari e di Azione, autori di una mobilitazione parlamentare. Segno che qualcosa inizia a muoversi.

LE DENUNCE CISL CAPITE BENISSIMO DAI CITTADINI DI REGGIO
La categoria che in Cisl si occupa di trasporto pubblico è la Fit e il segretario di Reggio Emilia da mesi è impegnato in una attività di denuncia e di documentazione che è uscita dal confine della lotta sindacale diventando un vero e proprio servizio pubblico.
A giudicare da quello che riceviamo, lo hanno capito le persone che lavorano in Seta. Non solo gli iscritti Cisl.
Lo hanno capito benissimo i reggiani, pendolari e studenti, che usano i bus e le corriere. Quando riescono ad utilizzarle, certo.
Lo sanno gli organi di stampa, che vorrei ringraziare per averci dato voce, aiutandoci ad aprire finalmente una discussione forte su quanto sta accadendo. Da ultimo la storia dell’autista di 58 anni cui da Seta non è giunta nemmeno una scusa.

NON E’ MISSION AZIENDALE FAR FUGGIRE CHI LAVORA E COLPIRE CHI PAGA UN BIGLIETTO
Ricordo alla classe politica reggiana che un servizio pubblico non ha l’obiettivo di far scappare i lavoratori – in questo caso gli assunti dopo il 2012 – e di penalizzare l’utenza che paga un biglietto.
Non è possibile che nel 2023 una grande azienda pubblica, di fatto, costringa i suoi autisti a fare pipì nascosti in un parco o a scaldarsi in auto mentre aspettano di riprendere il turno.
Non è possibile che Seta si rifiuti da quattro mesi di fornirci i dati sullo straordinario cui sottopone i gli autisti e che sia stata necessaria una denuncia all’Ispettorato del Lavoro e allo Spsal.
E’ questa la trasparenza che dovrebbe essere propria di un servizio pubblico? E chi deve controllare la qualità dell’appalto, che fa?

A chi sceglie il silenzio, Cisl oppone il coraggio: faremo di tutto perché il futuro del trasporto pubblico diventi uno dei grandi temi delle elezioni amministrative 2024, affinché chi ha responsabilità pubbliche e politiche prenda una posizione netta, dica che futuro vede per il trasporto pubblico e per il destino di chi ci lavora.

Intanto, è utile ripetere: cara Seta e cara classe dirigente reggiana, così non va”.



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