Lunedì 4 luglio il segretario e la vicesegretaria del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna Luigi Tosiani e Ouidad Bakkali hanno incontrato gli eletti e le elette regionali del Pd alla Camera e al Senato per affrontare insieme il tema dello ius scholae, in vista della votazione prevista questa settimana a Montecitorio.
Licenziato dalla commissione Affari costituzionali con una spaccatura all’interno della stessa maggioranza di governo, il provvedimento – qualora venisse approvato così com’è – consentirebbe l’acquisizione della cittadinanza italiana ai minori stranieri nati in Italia o arrivati in Italia entro il compimento del dodicesimo anno di età, che abbiano risieduto legalmente e senza interruzioni nel Paese e che abbiano frequentato e concluso regolarmente (per almeno 5 anni complessivi) uno o più cicli di istruzione oppure percorsi di istruzione e formazione triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale.
“Abbiamo ritenuto opportuno organizzare questa occasione di confronto perché è ormai giunto il tempo di rispondere sì alla domanda di partecipazione, inclusione e visibilità che arriva da una parte importante e numerosa della popolazione giovanile di questo Paese”, hanno spiegato Tosiani e Bakkali.
In Emilia-Romagna sono quasi 100.000 i ragazzi e le ragazze che nonostante frequentino le scuole del territorio regionale sono privi della cittadinanza italiana: “Stiamo parlando di questo: del presente e del futuro di generazioni le cui speranze non possono essere nuovamente frustrate. La storia dell’Emilia-Romagna è una storia di impegno per i diritti, per l’inclusione. Un gioco di squadra che da tanti anni ha voluto cogliere questa sfida. Il Pd e questa regione sono stati il fulcro della mobilitazione sul tema della cittadinanza e siamo convinti che oggi, da qui, grazie all’impegno dei nostri parlamentari, possa arrivare un contributo importantissimo a livello nazionale”.
L’incontro, hanno concluso Tosiani e Bakkali, “è stato molto positivo: abbiamo ribadito il pieno sostegno del Pd regionale all’attività dei gruppi parlamentari e abbiamo ascoltato parole incoraggianti rispetto alla battaglia per questo diritto che oggi viene negato. Continueremo a tenere uno stretto rapporto con i nostri deputati e senatori, perché lo ius scholae è uno dei pilastri del programma del nostro partito”.







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Il senso di colpa pere essere stati comunisti italiani gioca brutti scherzi. Caro Maurizio il tuo articolo è assai confuso pieno di equivoci. Il desiderio […]
In effetti mezza europa è guidata da governi ultranazionalisti...dall'ipernazionalismo al nazismo il passo è breve...un percorso strano per quella che doveva diventare un'unione europea...
bravo, adesso torna nella tua grotta e lascia perdere gli architetti....