Israele all’Onu: attacco dell’Iran va condannato. Teheran: è autodifesa

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L’attacco dell’Iran va condannato. È stato un atto di grande escalation che potrebbe trascinare tutto il mondo in una guerra. È un attacco senza precedenti”.
Lo dice Gilad Erdan, rappresentante permanente di Israele alle Nazioni Unite, nel corso della riunione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

“L’attacco è stato condotto come forma di autodifesa, in linea con l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. È stata un’azione necessaria, proporzionata e diretta solo contro obiettivi militari”. Lo ha detto il rappresentante permanente dell’Iran alle Nazioni Unite, Amir-Saeid Iravani, nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

“L’inviolabilità delle sedi diplomatiche era stata violata dall’attacco di Israele al nostro consolato in Siria”, ha aggiunto. “Ci sono due pesi e due misure. Il Consiglio di Sicurezza non ha condannato l’attacco contro il nostro consolato in Siria”. “Le cause profonde di questa situazione sono chiare a tutti, Israele ha provocato oltre 30mila vittime civili a Gaza, questo regime atroce ha provocato vittime anche tra gli operatori umanitari. E’ un genocidio contro la popolazione palestinese”, ha aggiunto. “Questo regime atroce ha commesso una serie di reati brutali contro le nostre persone, nostri funzionari, scienziati e civili. Hanno anche sabotato le nostre infrastrutture”.

“Vogliamo esercitare moderazione e l’abbiamo fatto, ma Israele deve rispondere delle sue azioni e delle sue atrocità. Anche il Consiglio di Sicurezza deve assumersi le sue responsabilità contro questa minaccia alla pace, servono misure punitive contro Israele, affinché rispetti i suoi obblighi rispetto alle risoluzioni dell’Onu”. “Non cerchiamo di favorire l’escalation di questa guerra, bisogna allentare le tensioni. Non c’è nessuna guerra per procura in questa regione”, ha aggiunto.

Oggi riapriranno le scuole in Israele. Lo ha annunciato l’esercito israeliano dopo la chiusura dovuta al massiccio attacco missilistico da parte dell’Iran.
Dopo aver valutato la situazione, “è stato deciso di riprendere le attività didattiche in tutto il Paese” anche se con “restrizioni” nella zona di confine con il Libano e nelle città vicine alla Striscia di Gaza, ha dichiarato il portavoce dell’esercito Daniel Hagari sul social network X.
Israele aveva annunciato la chiusura delle scuole per due giorni, la cancellazione degli asili e delle escursioni, oltre a restrizioni sui raduni.

Amir Saeid Iravani, rappresentante permanente della Repubblica islamica dell’Iran, ha difeso l’attacco contro Israele come risposta all’attacco aereo sul suo consolato a Damasco il 1° aprile. “L’Iran non cerca una escalation, o una guerra nella regione, non vogliamo ingaggiare una guerra con gli USA nella regione”.
E ha ribadito che Teheran utilizzerà il suo diritto di rispondere in modo proporzionato se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l’Iran.



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