Infrastrutture, l’Emilia da Conte: sblocchiamo le opere pronte

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“Va sicuramente nella direzione giusta qualsiasi strumento per semplificare e accelerare le procedure, e per questo abbiamo ringraziato il premier Conte per il confronto preliminare di oggi, insieme ai ministri Toninelli e Di Maio. Ma non si capisce perché opere già progettate, dotate di risorse certe e pronte per partire rimangano bloccate in tutto il Paese, compresa l’Emilia-Romagna. È un nodo politico che non si risolve per decreto, ma con una decisione del Governo”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha partecipato a Palazzo Chigi all’incontro convocato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome dedicato al cosiddetto decreto sblocca cantieri, al quale l’esecutivo sta lavorando.

“Come Conferenza della Regioni- spiega- crediamo di aver fornito al presidente Conte elementi utili sia a semplificare le procedure su opere d’urgenza nell’ambito di interventi di protezione civile, sia sul Codice degli appalti per arrivare a una maggiore semplificazione anche nell’ambito delle procedure ordinarie. E’ sicuramente positivo che si provino a introdurre meccanismi normativi che possano ridurre il carico burocratico e, appunto, snellire le procedure, e su questo abbiamo dato ampia disponibilità per ulteriori contributi tecnici, con approfondimenti che faremo già nelle prossime ore, così come abbiamo chiesto che vi siano ulteriori incontri per un confronto in sede tecnica prima dell’approvazione definitiva del decreto. E per questo ringrazio il premier Conte per l’incontro, insieme ai ministri Toninelli e Di Maio”.

“Ho però ribadito che prima ancora c’è un problema politico: e cioè che in Italia ci sono opere già progettate, finanziate e rapidamente cantierabili tenute però ferme dal Governo e dalle contraddizioni interne alla sua maggioranza- sottolinea Bonaccini- e questo non si risolve certo per decreto”.

“In Emilia-Romagna abbiamo opere pronte per tre miliardi di euro, a partire dal Passante autostradale di Bologna, dalla bretella Campogalliano-Sassuolo e dalla Cispadana, che il Governo può immediatamente sbloccare e che significano migliaia di posti di lavoro, maggiore competitività per i nostri territori e le nostre imprese e una maggiore sostenibilità, migliorando la viabilità e decongestionando gli spazi urbani. Sono gli stessi argomenti sui quali discuteremo mercoledì prossimo con il ministro Toninelli- chiude Bonaccini- e mi auguro si possa arrivare a soluzioni chiare ed efficaci, non al ribasso, per sbloccare le opere, come chiedono i territori, gli amministratori locali, le imprese e i sindacati dell’Emilia-Romagna”.