In partenza le lettere ai 370mila over 80 dell’Emilia-Romagna per invitare alla vaccinazione anti-Covid

fiale vaccini mani medico

Sono in partenza le lettere – firmate dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – indirizzate dalla Regione a tutti i 370mila cittadini emiliano-romagnoli di età pari o superiore a 80 anni: l’obiettivo è quello di informarli sulle modalità di prenotazione del vaccino anti Covid-19, per dare così il via alla seconda fase della campagna vaccinale.

Le prenotazioni sono state suddivise in due fasi per evitare code e intasamenti nel sistema: dal 15 febbraio in poi potranno prenotarsi le persone con 85 anni o più, ovvero quelle nate nel 1936 e negli anni precedenti; dal primo marzo in avanti, invece, potranno prenotarsi le persone con più di 80 anni ma meno di 85 anni, quelle nate dal 1937 al 1941 (compresi). I primi appuntamenti per la somministrazione del vaccino saranno fissati già a partire dal giorno successivo all’apertura delle prenotazioni, quindi rispettivamente dal 16 febbraio (per le persone con 85 anni o più) e dal 2 marzo (per le persone tra gli 80 e gli 84 anni).

Sarà possibile effettuare la prenotazione attraverso i canali utilizzati solitamente per visite ed esami: recandosi presso i centri unici di prenotazione (Cup) o in farmacia, telefonando ai numeri di prenotazione delle Ausl territoriali di riferimento (qui l’elenco completo) oppure online con il Fascicolo sanitario elettronico (Fse), via CupWeb o tramite l’app ER Salute.

Per prenotare il vaccino non servirà la prescrizione medica, ma saranno sufficienti i dati anagrafici (nome, cognome, data e comune di nascita) o in alternativa il codice fiscale del richiedente. All’atto della prenotazione saranno comunicati la data e il luogo dove recarsi per la somministrazione e tutte le altre informazioni necessarie.

Particolare attenzione sarà prestata a quella parte di popolazione ultraottantenne impossibilitata a muoversi autonomamente dalla propria abitazione: in quei casi sarà possibile rivolgersi direttamente alla propria Azienda Usl e le vaccinazioni saranno organizzate a domicilio con le unità operative e con il supporto dei medici di medicina generale.