Primo trapianto al mondo di vertebre umane

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È la prima volta al mondo: in Emilia-Romagna, all’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, una parte di colonna vertebrale è stata sostituita da quattro vertebre umane. L’intervento è stato eseguito lo scorso 6 settembre su un paziente di 77 anni colpito da cordoma, forma maligna di tumore osseo. A guidare l’equipe, il direttore della Chirurgia Vertebrale a indirizzo oncologico e degenerativo del Rizzoli, Alessandro Gasbarrini.

È stato lo stesso medico ad illustrare oggi alla stampa, in Regione, i dettagli di questa operazione ad altissima complessità. Assieme a lui il presidente Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi, il direttore generale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, Mario Cavalli, e Dante Dallari, direttore della Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico della Regione Emilia-Romagna che ha sede al Rizzoli e ha fornito le vertebre umane trapiantate al paziente. Una realtà d’eccellenza, prima nata in Italia e la più importante per numero di tessuti conservati e distribuiti: oltre il 50% del tessuto da donatore utilizzato in Italia arriva da qui.

Ed è proprio grazie a tale disponibilità e alle competenze cliniche e specialistiche dell’ospedale felsineo che tra le diverse possibili è stata scelta questa procedura, adottata dopo la rimozione delle vertebre malate, la cosiddetta ‘vertebrectomia’, trattamento obbligato in casi come questo.

Modalità di prelievo e conservazione delle vertebre. Il tessuto muscolo-scheletrico è stato prelevato da un’équipe del Rizzoli reperibile h24, secondo le modalità della Rete dei trapianti. Grazie alle competenze ortopediche specialistiche, è stato possibile procedere al prelievo da donatore cadavere delle vertebre che sono state utilizzate nell’intervento, dopo essere state trattate dai tecnici della Banca. Una volta eseguiti tutti i test per garantirne l’idoneità dal punto di vista microbiologico, il tessuto viene “preparato” attraverso la lavorazione che avviene in un’area a contaminazione controllata di Classe A, quella di massima sterilità, poi conservato a – 80°. Si tratta di un percorso complesso e non convenzionale, che solo una Banca con competenze specifiche può portare a compimento, rendendo possibile un intervento che apre un nuovo scenario nelle possibilità di opzioni ricostruttive.

La Banca del Tessuto Muscolo-scheletrico del Rizzoli. Attiva dal 1962, la prima in Italia, fornisce il 50% di tutto il tessuto muscolo-scheletrico utilizzato nel nostro Paese. La banca consente ogni anno di effettuare oltre 5 mila interventi su deformità come la scoliosi, malattie oncologiche o traumi in ambito ortopedico, neurochirurgico ed odontostomatologico. Garantisce la qualità e la sicurezza dei tessuti distribuiti e contribuisce alla stesura e alla diffusione di standard e linee guida; partecipa inoltre a progetti di innovazione tecnologica per la rigenerazione dei tessuti.