Pil -0,2%, è recessione

L’economia italiana nel quarto trimestre 2018 ha registrato una contrazione dello 0,2%. Lo comunica l’Istat in base ai dati provvisori. Si tratta del secondo trimestre consecutivo di calo dopo il -0,1% del periodo luglio-settembre. L’Italia è così entrata in recessione tecnica.

Il 2018 Nel 2018 il Pil italiano ha registrato un aumento dell’1% in base ai dati trimestrali grezzi, in netta frenata rispetto all’1,6% del 2017. Lo comunica l’Istat, specificando che il dato corretto per gli effetti di calendario mostra una crescita dello 0,8% (nel 2018 ci sono state 3 giornate lavorative in più rispetto al 2017).Le previsioni del governo per il 2018 si attestano all’1%. Il dato pienamente confrontabile sarà però quello che l’Istat renderà noto il primo marzo, calcolato in modo più approfondito e con una diversa metodologia.
Crescita acquisita E’ negativa l’eredità che il 2018 lascia sull’economia del 2019. La crescita acquisita per l’anno in corso, quella cioè che si realizzerebbe se tutti i trimestri del 2019 registrassero una variazione del Pil pari a zero, è infatti pari a -0,2%. Lo rende noto l’Istat in base ai dati sul prodotto interno lordo del quarto trimestre 2018.
Eurozona Sale ancora il Pil nel quarto trimestre 2018: nell’Eurozona aumenta dello 0,2% e nella Ue-28 dello 0,3%. Nel trimestre precedente era cresciuto rispettivamente di 0,2% e 0,3%. E’ la stima flash di Eurostat.
Su base annua il Pil è cresciuto di 1,2% nella zona euro e 1,5% nella Ue-28, in frenata rispetto al +1,6% e +1,8% stimati nel trimestre precedente.

Lo aveva annunciato il premier Conte. “Mi aspetto un’ulteriore contrazione del Pil, nel quarto trimestre”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte parando in Assolombarda, a Milano. “Abbiamo dati congiunturali che non sono favorevoli – ha spiegato – Non dobbiamo girare la testa, il dato positivo è che non dipende da noi: la Cina, la Germania, che è il nostro primo Paese per l’export”.”Se nei primi mesi di quest’anno stenteremo, – ha aggiunto Conte – ci sono tutti gli elementi per sperare in un riscatto, di ripartire con il nostro entusiasmo, soprattutto nel secondo semestre, lo dice anche l’Fmi”. “Abbiamo una economia che crescerà – ha detto – dobbiamo lavorare insieme, progettare gli strumenti per far crescere l’economia in modo robusto e duraturo”.”Abbiamo elaborato una manovra economica che ci ha spinto in una zona molto rischiosa, siamo andati vicino a un procedimento di infrazione, siamo riusciti a scongiurarlo ed è stato importante per il sistema Paese” ha ricordato il premier. La procedura “ci avrebbe creato dei seri problemi, per fortuna è alle spalle”.