Scrive in una nota il botanico reggiano Ugo Pellini: “ll pensiero di Alex Langer, più che mai attuale, è stato ripreso dall’onorevole Graziano Delrio nel suo intervento alla Camera per la fiducia al governo Conte.
“E’ il momento dei costruttori di ponti, torna il tempo della mediazione e degli esploratori di frontiera” ha detto l’ex sindaco, che ha definito Langer “un europeista convinto”.
Ricordiamo che a Reggio, proprio durante il mandato di Delrio, con assessora Pinuccia Montanari, è stato inaugurato, in zona Orologio, il Parco Langer, il Giardino dell’Arca delle religioni. In questa area verde, Covid permettendo, in primavera sono previste diverse iniziative in collaborazione con la Fondazione Langer di Bolzano, Mondo insieme e le altre associazioni impegnate sui temi del dialogo e della convivenza tra i popoli: un incontro pubblico, una performance musicale e visite al Giardino. L’occasione sarà propizia, dopo gli eventi degli ultimi anni (mostre, concerti, rassegne cinematografiche) per far meglio conoscere i “concetti langheriani” e questo spazio dall’alto valore simbolico.
Le specie presenti in questo parco rappresentano la storia e la cultura delle diverse religioni. La Vite è il simbolo del Cristianesimo, l’Olivo quello dell’Ebraismo; la Rosa è il segno di riconoscimento dell’Islamismo, mentre il Ciliegio dello Shintoismo, così come l’Acero lo è per gli Indiani d’America. L’Albicocco è l’emblema del Buddismo (è stato scelto dallo stesso Dalai Lama); il Mirabolano infine illustra il pensiero laico (da noi è chiamato “Cagnèt”).
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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Eppure i sigg.ri draghi e meloni, ultimi due premier in carica nel nostro paese, nostro si fa per dire, vanno dicendo da più di due […]