I conti del Comune di Reggio hanno retto alla pandemia: il bilancio 2021 chiude in equilibrio

Comune di Reggio albero di Natale

Nella seduta del 29 novembre il consiglio comunale di Reggio ha approvato con 17 voti favorevoli (Partito Democratico, Più Europa, Immagina Reggio, Reggio è) e 12 voti contrari (Lega, Alleanza civica, Coalizione civica, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia) la verifica degli equilibri di fine anno; stesso risultato anche per la votazione relativa alla variazione al bilancio 2021/2023, al Dup e ai relativi allegati, resasi necessaria soprattutto per stanziare i fondi necessari per ristrutturare il Capannone 15 B/C delle ex Officine Reggiane, dove nascerà il quarto polo universitario della città.

Il bilancio del Comune di Reggio, dunque, chiude in equilibrio anche il 2021, secondo anno di pandemia di nuovo coronavirus, contraddistinto da manovre e misure per fronteggiare l’emergenza sanitaria e adeguare la risposta del welfare locale.

“Il perdurare degli effetti sociali ed economico-finanziari della pandemia durante tutto il 2021, con un impatto in diversi ambiti forse maggiore che nel 2020, ha richiesto una doverosa e urgente risposta dell’amministrazione comunale”, ha sottolineato l’assessore a bilancio e welfare Daniele Marchi: “E la risposta è stata che tutte le politiche sono state finanziate come da previsioni e non sono stati attuati tagli ai servizi, né ai capitoli di spesa strategici, né agli investimenti”.

Questo, ha proseguito l’assessore Marchi, “è avvenuto a fronte di trasferimenti statali basati sui fondi Covid di 3 milioni di euro, a fronte dei 10 milioni dello scorso anno, quindi trasferimenti significativamente inferiori”; sebbene, come ha evidenziato lo stesso Marchi, nel 2021 le interruzioni delle attività economiche per chiusure precauzionali siano state relativamente minori rispetto al 2020. “È possibile affermare che il bilancio del Comune ha retto grazie alle scelte politiche fatte e alla capacità amministrativa”.

La variazione di fine anno, ha spiegato ancora Marchi, “è la manovra che tipicamente si occupa dell’andamento e del finanziamento degli organismi partecipati dall’ente comunale. In proposito si evidenzia che nel suo complesso la cosiddetta holding comunale è indirizzata verso un sostanziale equilibrio dei conti, con alcuni casi anche di minor necessità di trasferimenti rispetto allo scorso anno. Va sottolineata, per altro, e anzi lo sottolineano i numeri, la piena conferma dell’impegno pubblico politico, economico e organizzativo nelle strutture di welfare, a cominciare da quelle dedicate alle persone anziane”.

L’Asp Città delle Persone di Reggio, tra le più grandi in regione, si avvia a chiudere il 2021 in pareggio, grazie anche a un incremento del trasferimento di circa 580.000 euro da parte del Comune (per un totale pari a 4.313.000 euro) reso possibile attingendo alle “risorse Covid” e a una nuova normativa regionale che prevede risorse per la gestione pubblica dei servizi, risorse destinate ai Comuni con partecipazione o pieno controllo delle Asp locali. “Gli investimenti importanti previsti per il triennio 2021-2023 sono fatti confermando e anzi aumentando l’impegno finanziario del Comune per sostenere tutti i servizi di welfare”, ha detto Marchi.

Per quanto riguarda invece Farmacie comunali riunite (Fcr), il Comune ha effettuato un trasferimento di circa 700.000 euro in più rispetto allo scorso anno per far fronte alle maggiori uscite rispetto alla spesa sociale programmata con il contratto di servizio, determinate in questo caso da due fattori: l’incremento del trasporto speciale di persone con disabilità e anziane, determinato dalle misure di prevenzione e dal contesto pandemico, e il maggiore impegno di protezione e assistenza dei minori migranti non accompagnati, i cui flussi di arrivo sono ripresi quest’anno dopo una sostanziale interruzione nel 2020.

Nel 2021 il trend di spesa degli organismi partecipati dal Comune è risultato quasi invariato rispetto al 2020, con uno scostamento al rialzo di circa 500.000 euro che ha portato la spesa dai 34.261.700 euro nel 2020 ai 34.764.700 euro dell’anno che si sta per concludere. Fondazione I Teatri di Reggio, Fondazione nazionale della danza-Aterballetto, istituto musicale Peri, Istituzione scuole e nidi dell’infanzia e Fondazione Mondinsieme hanno fatto registrare un trend di spesa anche inferiore a quello dello scorso anno.

Tra le principali necessità di integrazione ha influito in particolare l’aumento del costo dell’energia, con un maggior fabbisogno di circa 400.000 euro; altri 300.000 euro, invece, sono serviti per garantire le agevolazioni per le distese degli esercizi pubblici (traducendosi quindi in un mancato introito per l’amministrazione comunale). Rispetto al tema delle entrate, invece, si è evidenziata una ripresa dell’attività di accertamento dell’evasione e dell’elusione fiscale, che ha portato al recupero di tre milioni di euro.

Per quanto riguarda la rimodulazione degli investimenti, sono da segnalare in particolare i circa otto milioni di euro per l’acquisto da Stu Reggiane del Capannone 15 C dell’area delle ex Officine Reggiane, che ospiterà nel Parco Innovazione il quarto polo universitario di Unimore dedicato al digitale; altri 400.000 euro, invece, andranno per la riqualificazione del centro sportivo di Villa Sesso (per un intervento complessivo da 600.000 euro), mentre ammontano a 220.000 euro le risorse per il proseguimento del progetto di riqualificazione del palazzetto dello sport “Giulio Bigi” di via Guasco.