Guastalla. Ubriaco devasta pronto soccorso

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Riverso a terra per strada a Reggiolo, probabilmente a causa dell’uso smodato di bevande alcoliche, è stato soccorso dai sanitari inviati dal 118 e condotto al pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla per le cure.

Giunto al nosocomio l’uomo, un cittadino pakistano, è andato inspiegabilmente in escandescenza, mostrandosi aggressivo con i sanitari e distruggendo tutto ciò che si trovava davanti dalle porte del pronto soccorso, ai macchinari ospedalieri, e ai vetri delle ambulanze. Quindi l’intervento dei carabinieri di Luzzara e Guastalla, ai quali l’uomo si è rivolto minacciandoli con un mattone. I militari solo grazie anche all’utilizzo dello spray al peperoncino hanno avuto la meglio sullo scalmanato che alla fine è stato bloccato. Con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato i carabinieri hanno arrestato un cittadino pakistano 30enne, abitante a Fabbrico, ora in stato di fermo.
La furia distruttrice dell’uomo ha comportato danni alla struttura sanitaria stimati in almeno 80.000 euro.

“L’uomo ha mantenuto un atteggiamento tranquillo fino al momento della valutazione, quando ha iniziato a manifestare aggressività ed un atteggiamento estremamente violento nei confronti degli operatori – ricostruisce l’Ausl – Era circa l’una di notte e fortunatamente in PS non c’erano altri cittadini in attesa. Dopo avere afferrato un blocco di cemento, ha ripetutamente inseguito gli operatori con il chiaro intento di fare loro del male. Quando ha realizzato di non poter colpire il personale, che nel frattempo si era barricato in alcuni locali, ha seriamente danneggiato l’ambulanza che lo aveva portato in PS e letteralmente distrutto i locali e le strumentazioni del Pronto Soccorso”.

“Si è trattato di un episodio gravissimo, che avrebbe potuto avere esiti drammatici, e che, pur non avendo provocato danni fisici agli operatori, ha sicuramente rappresentato un momento di forte stress traumatico, con lunghi momenti di spavento e paura, ragione per cui agli operatori è stato offerto supporto psicologico”, continua la nota dell’Ausl. Il Pronto Soccorso è stato chiuso dalle 2 alle 4 della notte scorsa e funziona regolarmente. L’Azienda ha sporto denuncia e direzione e tutti i colleghi si dicono “vicini agli operatori del Pronto soccorso di Guastalla, già provati da un lungo periodo di forte pressione legata principalmente alle difficoltà della fase post pandemica”.



C'è 1 Commento

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  1. Mario Negri

    In un paese normale sarebbe stato immobilizzato, se necessario con la forza; nel suo sarebbe stato rullato con le canne di bambù che la polizia usa ancora oggi come strumento ordinario per il mantenimento dell’ordine sociale; nel nostro, il poliziotto o carabiniere che avesse osato sfiorarlo sarebbe già sotto processo. Uno schifo del genere è uno dei frutti di decenni di lassismo malamente inteso come difesa dei diritti civili. E adesso pagate, cittadini, e muti


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