Giovani democratici domenica in congresso a Sant’Ilario

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Domenica 14 maggio a Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, in Strada Montello 9, dalle ore 10.30, si terrà il V congresso regionale dei Giovani Democratici dell’Emilia-Romagna, il cui titolo è “Nella notte buia l’arancione deve splendere più forte”. I delegati emiliano-romagnoli si troveranno per rinnovare il segretario e la dirigenza regionale. Parteciperanno novantaquattro delegati ufficiali da tutte le federazioni dei Gd della nostra regione. Saranno presenti anche ospiti nazionali dei Giovani Democratici, tra cui Caterina Cerroni, segretaria nazionale dei Gd e Paolo Romano, consigliere regionale Pd Lombardia, e del Partito Democratico: Stefano Bonaccini, Presidente del partito e della Regione Emilia-Romagna e Luigi Tosiani, segretario Regionale Pd Emilia-Romagna. Insieme a loro a portare i saluti ci saranno Brando Benifei, capodelegazione Pd al Parlamento europeo in collegamento dal Giappone, Ilenia Malavasi, parlamentare Pd, i rappresentati del Pd provinciale e comunale e le numerose associazioni del territorio, tra cui CGIL, Arcigay e Casa Cervi.

Al congresso sarà presentata la mozione “Generazione (R)Esistente” a sostegno del candidato Filippo Simeone, coordinatore dei Giovani Democratici di Sassuolo e membro della segreteria regionale uscente. Essa è frutto di un lavoro largo, condiviso e radicato nelle 9 federazioni della regione. Il testo è frutto di svariati tavoli di lavoro che hanno visto la presenza di quasi un centinaio di Gd da tutta la regione, proprio per segnare la svolta rispetto al passato segnato spesso da una difficoltà nella partecipazione e nell’elaborazione politica.
In modo chiaro nella mozione si riporta la necessità di dare risposte ai problemi che le nuove generazioni di oggi vivono quotidianamente, c’è bisogno di programmare ed elaborare progetti che guardino al futuro coinvolgendo il più possibile i più giovani, che sono stati i più colpiti dalla depravazione sociale di questi anni. L’importanza dell’inclusione sociale, della sfida all’emergenza climatica e ai problemi di sfruttamento nel mondo del lavoro ed infine ritrovare le radici della storia dell’antifascismo italiano per riscoprire i cardini del dettato costituzionale e per far rivivere la partecipazione dei cittadini e cittadine alla vita politica, sono parte essenziale del programma che si discuterà questa domenica.

Altri temi cardine sono senza dubbio la richiesta di formazione politica, che deve essere continua e finalizzata a dare ai più giovani gli strumenti di analisi e di elaborazione politica utili alle sfide inedite che ci troviamo ad affrontare oggi. Una nuova classe dirigente si vuole formare, si vuole rendere utile alla sinistra e grazie a ciò far partecipare quelle nuove generazioni che vivono la politica nei movimenti di piazza e nelle associazioni, ma sono diffidenti nei confronti dei partiti.