Fotografia Europea, alla Libreria del teatro di Reggio la mostra “Oltre il buio” di Marco Gargiulo

Oltre il buio Marco Gargiulo

Dal 29 aprile, assieme alla diciassettesima edizione di Fotografia Europea, a Reggio prende il via anche il Circuito Off, l’evento collettivo e indipendente che arricchisce il festival reggiano con centinaia di mostre diffuse sparse su tutto il territorio, ospitate in sedi inusuali messe a disposizione da privati cittadini: negozi, librerie, ristoranti, alberghi, atelier, studi professionali, laboratori artigianali. In questo modo anche fotografi emergenti e semplici appassionati possono misurarsi con il tema di questa edizione: “Un’invincibile estate”.

Alla Libreria del Teatro di via Crispi, in particolare, sarà allestita la mostra “Oltre il buio” di Marco Gargiulo, fotografo reggiano classe 1992 che aveva già partecipato – dal 2014 al 2016 – alle edizioni “Speciale 18-25” di Fotografia Europea. Nel 2019 Gargiulo ha presentato la sua prima mostra personale “La Luce giusta”, un progetto/studio sulla luce invertita su oggetti di uso quotidiano: una parte di quel progetto fu poi inserita nel Circuito Off di Fotografia Europea 2021, mentre la mostra di quest’anno riprende il lavoro iniziato nel 2019 estendendo lo studio a numerosi altri oggetti.

“Come fotografo considero la realtà un materiale da prendere, manipolare, distruggere e ricostruire: fotografare significa per me estrapolare dal mondo che conosciamo nuove entità, le quali possono arrivare a discostarsi molto dalla loro origine reale”, ha spiegato Gargiulo: “Le immagini presentate fanno parte dello studio più rappresentativo di questa ricerca: semplici oggetti di uso comune, trasfigurati da una luce invertita, assumono un aspetto nuovo e misterioso, lasciando libero sfogo all’immaginazione dell’osservatore. Un’affascinante evasione dalla staticità del quotidiano, in cui gli oggetti perdono la loro ordinaria identità e si trasformano in altro, trasmettendo emozioni e sensazioni inaspettate”.

Operando sul negativo dell’immagine, Gargiulo invita l’osservatore a riflettere sulle infinite potenzialità della luce e sull’intrigante estetica degli oggetti più comuni, inducendo lo sguardo ad andare, appunto, “oltre il buio” rappresentato dalla convinzione di conoscere tutto riguardo a ciò che ci circonda quotidianamente. Una riflessione sulla dinamicità del mondo e sulla forza e il coraggio contenuto nell’atto di ricercare continuamente un punto di vista diverso, opponendosi a ogni forma di resistenza che non accetta il nuovo.

La fotografia, in questo modo, “diventa uno strumento attraverso cui indagare e riscoprire sotto una diversa luce ciò che sembrava non avere più nulla di nuovo da comunicarci: una forma espressiva dell’invincibile volontà umana di esplorare, scavando in quei luoghi così tanto vissuti da essere diventati quasi invisibili per chi ci vive”, ha concluso Gargiulo.