Proteste social per mascherina in centro Reggio

piazza del Monte Reggio

Il sindaco di Reggio Luca Vecchi ha firmato un’ordinanza che dispone l’obbligo – dal 2 dicembre e fino al prossimo 9 gennaio – di indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie anche all’aperto in tutta l’area del centro storico cittadino compresa all’interno dei viali della circonvallazione; l’obbligo è in vigore per tutto l’arco della giornata e riguarda tutte le persone che si trovano a transitare o a sostare a piedi o in bicicletta.

Lo stesso obbligo si applica anche su tutto il territorio comunale (e non solo in centro) nelle zone di fronte e nelle vie adiacenti agli ingressi dei poli scolastici e delle palestre, nelle aree delle fermate dei bus e dei treni, nelle zone di attesa di taxi e autonoleggio con conducente (Ncc); l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto, infine, resta valido sull’intero territorio comunale in tutte le situazioni in cui non sia possibile rispettare un adeguato distanziamento dalle altre persone.

Per le violazioni accertate a questo obbligo sono previste sanzioni da 400 a mille euro.

La decisione è stata presa nel tentativo di contrastare la cosiddetta “quarta ondata” della pandemia di nuovo coronavirus, che a Reggio sta facendo registrare una costante crescita dei casi di positività, anche considerando il previsto aumento dell’afflusso di persone in centro storico, che proseguirà con ogni probabilità fino alla conclusione delle festività di Natale e di fine anno.

Per il Comune “servono quindi misure preventive, ma anche comportamenti responsabili da parte della popolazione: igiene costante delle mani, distanziamento fisico e uso della mascherina a protezione delle vie respiratorie rappresentano utili presidi per ridurre le probabilità di nuovi contagi”.

La novità, introdotta negli ultimi giorni da numerose amministrazioni comunali in tutta Italia, ha scatenato più di una protesta sull’account Facebook del Comune reggiano, dove la pubblicazione di un post informativo sull’ordinanza ha dato origine a una serie di commenti – molti dei quali sarcastici, praticamente tutti critici – da parte dei cittadini: da “Non sanno veramente più a cosa aggrapparsi” a “E allora che ci siamo vaccinati a fare?”.