Il fine vita spacca il Pd, la Schlein contro Bigon. E Delrio: se la puniscono mi autosospendo

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L’ex ministro e parlamentare reggiano del Partito democratico Graziano Delrio ha detto ad Avvenire che sarebbe pronto ad autosospendersi in caso di conseguenze disciplinari contro la consigliera regionale dem del Veneto, Anna Maria Bigon, che sulla legge inerente il fine vita si è astenuta e non è uscita dall’aula regionale, come avrebbe voluto il gruppo del Pd.

Ha detto Graziano Delrio: “Lo dico con molta chiarezza: su questi temi mai, e ripeto mai, la disciplina di partito può sovrastare la libertà di coscienza”. L’attacco di Schlein a Bigon sottintende dunque un tentativo di cambiare questa linea? “Spero di no. Ma nel caso, la linea di un partito si cambia con una discussione nei luoghi deputati, non dicendo a una consigliera regionale di uscire dall’Aula così da far passare una legge”.

E se ci fossero provvedimenti di sospensione contro la consigliera regionale che non ha obbedito, Delrio annuncia la propria autosospensione: “E ripeto: non solo perché condivido la scelta della nostra consigliera regionale, ma perché agirei allo stesso modo nei confronti di qualsiasi collega di partito che fosse ‘punito’ per aver esercitato la libertà di coscienza”. Parole che sono rimbalzate nella chat dei senatori dem. Diversi si sono detti d’accordo con Delrio. Tra questi Alessandro Alfieri: “Caro Graziano, sui temi etici la libertà di coscienza è fondamentale ed ha rappresentato un tratto identitario del Pd fin dalla sua fondazione”, scrive Alfieri in un lungo post in chat, a quanto viene riferito all’Adnkronos. “Non penso che ci sia nessuno così stupido da sospendere la Bigon, ma se così fosse non potrò che essere solidale con te”.



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