Fine vita, anche il Governo ricorre al Tar contro la Regione

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E’ scontro tra il Governo e la Regione Emilia-Romagna sul fine vita. Il 12 aprile – ma la notizia è stata resa nota solo oggi dalla consigliera regionale di Forza Italia Valentina Castaldini – la presidenza del Consiglio dei ministri e il Ministero della salute hanno infatti depositato al Tar dell’Emilia-Romagna un ricorso contro la Regione, e in particolare contro la direzione sanitaria Salute della persona, per chiedere l’annullamento delle delibere di Giunta che hanno dato  attuazione al suicidio medicalmente assistito in Emilia-Romagna, dopo un acceso confronto a febbraio in Assemblea legislativa.

Le delibere erano state approvate a febbraio in Assemblea legislativa, con forti critiche da parte delle opposizioni. Anche i vescovi dell’Emilia-Romagna avevano contestato l’iniziativa,  mentre il tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, Marco Cappato, si era presentato fuori dall’aula chiedendo invece un ulteriore passo in più, ovvero una legge regionale.  La stessa capogruppo regionale di Forza Italia, Valentina Castaldini, aveva poi depositato un ricorso al Tar con alcune associazioni a marzo, a cui ora si aggiunge quello dell’esecutivo Meloni. “Sono molto contenta che il governo confermi e rafforzi il lavoro di questi mesi, che mi ha portato a depositare un analogo ricorso lo scorso marzo – ha detto Castaldini –  L’esecutivo ha ritenuto che la strada del ricorso che ho aperto fosse quella corretta e che ci fossero tutti gli estremi per annullare le delibere, come ho sempre sostenuto. La soddisfazione è amplificata dal fatto che il fronte di coloro che ritengono che il modo di procedere della Regione sia giuridicamente discutibile e politicamente scorretto si allarga e arriva fino alla massima istituzione del governo. Questo rafforza una battaglia che non è solo giuridica, ma anche di difesa dei principi etici e democratici fondamentali”.



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