Dopo che il 31 agosto il gruppo Ferrarini ha depositato presso il tribunale di Reggio Emilia una nuova proposta di concordato preventivo ex artt. 160 e seguenti della legge fallimentare, la cordata industriale formata dai partner del gruppo Bonterre-Grandi Salumifici Italiani, Opas, Hp – che con il sostegno di Intesa e Unicredit lo scorso 10 agosto aveva presentato al tribunale reggiano una proposta di concordato concorrente – ha preso visione del piano presentato dalla famiglia Pini e dalla società Amco e ha rilanciato sul punto.
“Senza evocare le delicate questioni giudiziarie che pendono ancora in relazione al concordato Ferrarini”, ha scritto la cordata in una nota, “è intenzione dei partner industriali sottolineare con fermezza l’impegno a mantenere l’offerta presentata e, se del caso, ad arricchirne ancor più i contenuti, qualora si instaurasse finalmente la leale procedura competitiva imposta dalla legge”.
La cordata Bonterre-Gsi, inoltre, ha evidenziato come da parte sua siano stati effettuati “depositi bancari e fideiussioni bancarie, con la disponibilità immediata di oltre 50 milioni di euro al servizio del ripagamento dei creditori”, oltre a garantire “la costruzione di un processo di filiera tutto italiano”.
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