Ferrarini, da Legacoop sì a Bonterre-Gsi

prosciutto cotto Ferrarini

Legacoop Emilia Ovest e Legacoop Estense si sono espresse a favore della proposta presentata dalla cordata guidata da Bonterre-Grandi Salumifici Italiani per rilevare, rilanciare e far uscire dalla crisi lo storico marchio della salumeria italiana Ferrarini.

“Per i territori e le comunità di Modena, Reggio e Parma il gruppo Bonterre rappresenta 70 anni di storia, di sviluppo, di crescita sociale ed economica: 70 anni di cooperazione. Per questo seguiamo attentamente e sosteniamo con fiducia la proposta di concordato di Intesa San Paolo e Unicredit che vede la nostra associata Bonterre-Grandi Salumifici Italiani capofila dei partner industriali che si candidano a rilevare la storica azienda”, hanno dichiarato in una nota congiunta il presidente di Legacoop Emilia Ovest Edwin Ferrari e il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini.

La stessa origine di Bonterre, hanno sottolineato Ferrari e Benini, “rappresenta la più concreta garanzia di quello che questa cordata può e intende fare per preservare e rilanciare una realtà storica della salumeria italiana qual è Ferrarini”.

Il gruppo cooperativo Bonterre, nel quale a inizio 2019 sono confluite Grandi Salumifici Italiani e la marca Parmareggio, è nato infatti proprio come soggetto a proprietà cooperativa con l’obiettivo di diventare uno dei maggiori rappresentanti del food “made in Italy” nel mondo, creare ulteriore sviluppo e valorizzare i prodotti della filiera.

Un obiettivo che, secondo Ferrari e Benini, “ti puoi porre solo se hai tutti i requisiti necessari: una dimensione economica e produttiva che poche imprese alimentari italiane possono vantare, una consolidata capacità di innovazione e di risposta ai nuovi trend di consumo, diversi top brand riconosciuti dai consumatori per l’alta qualità e una presenza internazionale che, sia nella salumeria sia nei formaggi duri, sta crescendo a ritmi elevati”.

A questi punti di forza si aggiungerebbe inoltre il ruolo di Opas, altro componente della cordata a base cooperativa, “fondamentale non solo per supportare adeguatamente la filiera produttiva con standard di qualità superiori ai livelli europei, ma anche per sostenere gli allevatori del territorio”.

Ecco perché Legacoop Emilia Ovest e Legacoop Estense sono convinti che, in un quadro caratterizzato da una grande incertezza rispetto alla continuità di Ferrarini e alla salvaguardia dei posti di lavoro, la proposta di Bonterre-Grandi Salumifici Italiani “metta in campo capacità manageriali, gestionali e finanziarie che possono far guardare con fiducia al futuro e portare sollievo ai territori e alle comunità coinvolte”, anche attraverso “la creazione di un dialogo aperto e duraturo con gli stakeholder dei nostri territori e la condivisione di strategie di lungo periodo”.