Un giro di false interviste, che sono state create con l’intelligenza artificiale e nelle quali Piero Ferrari (il figlio del Drake e terzo italiano più ricco secondo Forbes) compare, a sua insaputa, per proporre investimenti ad alto rischio e facendosi da garante per incassi garantiti. Tutto appare realistico con addirittura la presenza di un presentatore come Fabio Fazio, anch’esso vittima del deep fake che circola sui social.
Piero Ferrari, avvertito da alcuni amici, attiva l’ufficio legale: “Sono già tre i video di questo tenore – dice Ferrari alla stampa locale – che vengono diffusi su Facebook. Sono assolutamente falsi. È una truffa”.
Continua, Piero Ferrari: “Io non ho il profilo social. Sono stati proprio gli amici a segnalarmi tre video diversi che mi ritraggono con Fazio o con un’altra presentatrice”. Il meccanismo è ormai noto: attraverso queste interviste mai avvenute ma basate appunto sul deep fake i criminali informatici vogliono indurre l’utente a cliccare su un link, che promette facili guadagni e che, in realtà, è una porta verso virus informatici, phishing e altre trappole di questo genere.







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Ma pensate ai delinquenti insediati all'interno delle istituzioni europee e nazionali che fanno soldi con il commercio delle armi.