Da giovedì 14 comuni arancione scuro

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Stabilita la zona arancione scuro, da giovedì 25 febbraio e fino all’11 marzo, per 14 Comuni dell’Emilia-Romagna dove da alcuni giorni “si registra una situazione di progressiva criticità a causa dell’incremento dei contagi da Covid-19”. E’ quanto deciso da Regione e sindaci.

Si tratta – spiega una nota della stessa Regione – di una misura che riguarda tutti i Comuni che fanno capo all’Ausl di Imola: Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalfiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, e i confinanti di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Riolo Terme, in provincia di Ravenna.

Quello adottato, sostengono, in una nota, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini è “un provvedimento sofferto ma necessario e non rimandabile, deciso con l’accordo di tutte le parti coinvolte” e basato, osservano, sulle “indicazioni medico-scientifiche, l’evoluzione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, attraverso nuove varianti del virus, e l’incremento dei casi” Il provvedimento, sul quale domani verrà firmata una ordinanza da parte del presidente della Regione, inasprisce le misure nazionali in essere per la zona arancione in cui è collocata tutta l’Emilia-Romagna da domenica: a grandi linee viene evidenziato, ricalcano “quelli di una e vera e propria zona rossa circa le attività e gli spostamenti, senza tuttavia sospendere quelle attività economiche che restano consentite nelle zone arancioni del Paese”.

Sul fronte scolastico lo svolgimento delle lezioni in presenza è previsto solo per i servizi educativi 0-3 anni e per le scuole dell’Infanzia, mentre le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado si svolgeranno a distanza al 100%.

Vengono inoltre sospesi “gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, così come l’attività sportiva svolta nei centri sportivi all’aperto.

Resterà consentito lo svolgimento di attività sportiva solo in forma individuale ed esclusivamente all’aperto”.
Sospese anche le attività culturali e ricreative previsto l’incremento di tracciamento e screening sulla popolazione.