L’effetto pandemia da coronavirus pesa sulla produzione artigiana dell’industria in Emilia-Romagna: nel secondo trimestre del 2020 si è determinato un crollo del 22,2% rispetto a un anno prima, la più ampia recessione mai rilevata. Contiene la caduta il volume d’affari delle imprese artigiane nelle costruzioni che comunque cede il 9,7%. Nota negativa per il futuro l’ampia caduta degli ordini per le imprese artigiane: -21,6%. È quanto emerge dall’indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Sotto il peso della pandemia, la produzione nell’industria è crollata, sottolineano gli analisti, ma le costruzioni limitano la perdita.
A fine giugno le imprese artigiane attive ammontavano a 27.099, in flessione del 2,1% rispetto alla fine dello stesso mese dello scorso anno, con un calo pari a 581 imprese, ma in diminuzione.
Anche per le costruzioni la pandemia non pare avere ancora influito sulla demografia delle imprese. A fine giugno 2020 la consistenza delle imprese artigiane attive nelle costruzioni è risultata pari a 50.607, 237 in meno (-0,5%) rispetto alla fine dello stesso mese del 2019.
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Là Cgil pensi ai soldi spesi da Landini x la comunicazione e ai suoi dipendenti licenziati e poi può parlare
Spero non fosse Max Mara
Condivido la succinta ma chiara analisi del Signor Campani. Saltando di palo in frasca, credo di riconoscere in lui un mio esemplare alunno di prima media