Emilia, agricoltura sempre più bio

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Non si ferma la corsa del biologico in Emilia-Romagna. Sono sempre più infatti le imprese che dicono no all’uso di prodotti chimici, per diffondere un’agricoltura sempre più sostenibile: a fine 2018 le coltivazioni bio hanno sfiorato i 156.000 ettari, che corrispondono al 15% dell’intera superficie agricola utilizzata (Sau) nel territorio, con oltre 5.067 imprese agricole, 2.000 in più nell’arco di 5 anni, che salgono a 6.284 se si aggiungono quelle di trasformazione e commercializzazione. Rispetto al 2014 le superfici coltivate a bio sono cresciute del 75% (67mila ettari) mentre le aziende del settore hanno visto un aumento del 69%.

Il comparto è protagonista a Sana, il salone del biologico e del naturale che aprirà i battenti dal 6 al 9 settembre nei padiglioni della Fiera di Bologna.

La Regione Emilia-Romagna sostiene l’introduzione e il mantenimento delle superfici destinate all’agricoltura biologica. Solo nel 2018, con l’ultimo bando della Programmazione 2014-2020, sono stati assegnati contributi pari a 28 milioni di euro, mentre da inizio legislatura, nel 2015, i contributi ammontano a 135 milioni. A questi si aggiungono gli incentivi alla formazione, all’inserimento dei giovani che vogliono impegnarsi nell’agricoltura, ai tanti progetti di innovazione ed agli investimenti per l’ammodernamento strutturale delle aziende. Questi interventi, che garantiscono una priorità in graduatoria, complessivamente, mettono a disposizione degli operatori del settore risorse superiori a quelle destinate dal Psr alle aziende biologiche con la Misura11.

E come ogni anno la Regione partecipa al Sana con uno stand (A5, padiglione 30) per presentare la propria attività in questo campo.

Ad aprire la manifestazione, venerdì 6 settembre alle ore 11.00, il convegno “Dalla rivoluzione verde alla rivoluzione bio. Il biologico tra presente e futuro” un confronto tra istituzioni, operatori ed esperti a cui parteciperà anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli.