«I nostri soci hanno compreso come la riforma che ha voluto riunire le banche di credito cooperativo nel nuovo gruppo bancario cooperativo Iccrea non solo non cancella la storia, la natura e la vocazione delle bcc, ma le inserisce in un sistema che garantisce maggiore solidità, permette di effettuare investimenti e ottenere sinergie fino a ora impossibili da realizzare. Consente in sostanza di continuare a fare meglio quello che le banche di credito cooperativo hanno sempre fatto: lo sviluppo e il sostegno al loro territorio».
Questo il commento del presidente di Emil Banca Giulio Magagni dopo lo storico risultato dell’assemblea generale dei soci, che ieri mattina a Casalecchio ha sancito l’adesione della bcc al gruppo cooperativo nazionale guidato da Iccrea. I 6.200 soci presenti hanno approvato in maniera compatta (una decina i contrari) le modifiche statutarie proposte dal cda al fine di consentire a Emil Banca di aderire al gruppo bancario cooperativo Iccrea in base a quanto stabilito dalla legge 49/2016 di riforma del credito cooperativo e dalle sue successive modifiche.
«Grazie a questa riforma – ha dichiarato il direttore generale di Emil Banca Daniele Ravaglia – la nostra banca avrà ancor più garanzie per il futuro e sarà in grado, assieme alle altre bcc del Paese, di mettere in campo forti investimenti tecnologici per migliorare ancora la nostra efficienza. Quello che non cambierà sarà il nostro modo di fare banca accanto al territorio e, grazie agli ottimi risultati di questi anni, la nostra autonomia».
Emil Banca che, con oltre 47 mila soci e 88 filiali presenti nelle province di Modena, Bologna, Ferrara, Parma, Reggio Emilia e Mantova, è per dimensione la seconda banca di credito cooperativo d’Italia, entra così da protagonista nel costituendo gruppo bancario (il via ufficiale è fissato per il prossimo 8 gennaio).
Il gruppo bancario cooperativo Iccrea potrà contare sull’adesione di 142 bcc, che operano su 1.738 Comuni, con una rete di 2.647 filiali. Sarà fondato su una base sociale di 750 mila soci, con più di quattro milioni di clienti, un patrimonio netto di 11,5 miliardi di euro, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una raccolta diretta per 102,4 miliardi di euro.
Ultimi commenti
peccato privarsi di cosi' tanta bellezza...lo Skyline di Cella non sara' mai piu' come prima.
Ma il Sindaco è la Giunta, non pensano a ridurre la spesa della complessa macchina comunale, lo stipendiopolo comunale è stato classificato come la maggior
Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...