Le liste con le candidature del centrodestra per le elezioni del 25 settembre non sono ancora state ufficialmente presentate alla Corte d’Appello, ma nel collegio uninominale di Bologna per il Senato – che il centrosinistra considera tra quelli “sicuri” – si profila una sfida tutta da seguire tra Pierferdinando Casini e Vittorio Sgarbi.
Sarebbe proprio il nome del critico d’arte ferrarese, infatti, quello scelto dalla coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati per fronteggiare l’ex leader dell’Udc, appoggiato invece dal Pd e dalla coalizione di centrosinistra. Sgarbi, in quota Fratelli d’Italia, secondo le indiscrezioni si presenterebbe sotto le insegne di Noi Moderati, la “quarta gamba” centristra della coalizione.
“Stavolta invece di farli i Casini li dovrò tacitare”, ha ironizzato Sgarbi sui social: ”Casini per il Senato è come un orologio o una scultura, quindi rappresenterebbe se stesso… Sgarbi c’è sempre, sia che vinca, sia che perda. E invece Casini non c’è: lui non è per Bologna, è per sé, vuole andare al Senato perché vuole essere a Roma. Per questo propongo che venga nominato da Mattarella senatore a vita, così ha risolto il problema di rappresentare solo se stesso. Inutile chiedere ai bolognesi di fargli questo regalo elettorale, lo chieda direttamente al Colle”.
Più istituzionale, invece, la replica di Casini, affidata a una nota: “Benvenuto a Sgarbi a Bologna. In più di 40 anni di vita pubblica non ho mai insultato nessuno e ho sempre rispettato tutti: cosa che farò anche per il futuro. Buon lavoro e forza Bologna”.
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