Elezioni amministrative 2022, il 12 giugno in Emilia-Romagna si vota in 21 comuni

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Nella giornata di domenica 12 giugno – oltre ai referendum – è in programma anche una tornata di elezioni amministrative, che in Emilia-Romagna riguarderà 21 comuni (sui 330 complessivi della regione, pari al 6,4% del totale): si vota dalle 7 alle 23 per eleggere il sindaco e le persone che faranno parte dei nuovi consigli comunali. Sono chiamate ai seggi quasi 360.ooo persone con diritto di voto, in comuni situati in tutte le province del territorio regionale.

In quattro di questi comuni – Parma, Piacenza, Riccione (in provincia di Rimini) e Budrio (nel territorio della città metropolitana di Bologna) – la popolazione è superiore ai 15.000 abitanti, motivo per cui è previsto un sistema elettorale maggioritario a doppio turno: se al primo turno nessun candidato o nessuna candidata dovesse raggiungere il 50% più uno dei voti validi si procederà con un turno elettorale supplementare di ballottaggio, fissato per la giornata di domenica 26 giugno, in cui si sfideranno i due candidati che avranno ricevuto più voti al primo turno.

Gli altri 17 comuni al voto sono: Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina e Villanova sull’Arda, in provincia di Piacenza; Bardi, in provincia di Parma; Campegine, in provincia di Reggio Emilia; Bomporto, Castelnuovo Rangone e Novi di Modena, in provincia di Modena; Terre del Reno, in provincia di Ferrara; Castrocaro Terme e Terra del Sole, Dovadola e Longiano, in provincia di Forlì-Cesena; Riolo Terme, in provincia di Ravenna; Coriano, Morciano di Romagna e Sant’Agata Feltria, in provincia di Rimini. In questi comuni la vittoria andrà al candidato o alla candidata che avrà conquistato il maggior numero di voti, indipendentemente dalla percentuale; è previsto un turno supplementare di ballottaggio soltanto qualora due candidati/e ottenessero lo stesso identico numero di voti.

Nel complesso sono 67 le candidature alla carica di sindaco/a nei 21 comuni dell’Emilia-Romagna al voto, sostenute da 108 liste: una corsa quasi tutta al maschile, dal momento che i candidati sindaco uomini rappresentano oltre l’80% del totale. A Parma, in particolare, la conquista della fascia tricolore sarà una questione tutta al maschile, non essendoci candidate donne sulla scheda elettorale (ce n’erano due, ma le loro liste sono state escluse per motivi formali). Nel solo comune modenese di Bomporto le candidate donne superano (sono due, sulle tre complessive) i candidati uomini.

Nel piccolo comune riminese di Sant’Agata Feltria, invece, c’è un unico candidato: una corsa elettorale che all’apparenza potrebbe sembrare dall’esito praticamente scontato, ma che non lo è, perché l’aspirante sindaco dovrà fare i conti con l’affluenza (che dovrà superare il 40%) e conquistare in ogni caso il 50% più uno dei voti validi affinché la sua vittoria sia confermata.

Per uno dei 314 posti nei consigli comunali, invece, sono 2.144 le persone in lizza: in questo caso i rapporti di genere sono un po’ più equilibrati, con poco più del 40% di candidate donne.

I seggi, suddivisi in 467 sezioni, saranno aperti domenica 12 giugno dalle 7 alle 23. Sarà “raccomandato” (ma non obbligatario) l’uso della mascherina, mentre tra le altre misure anti-Covid è previsto che l’elettore riponga direttamente le schede nell’urna e che i seggi vengano regolarmente sanificati. Oltre a chi è in ospedale, sarà assicurato il voto anche alle persone bloccate a casa in quarantena o in isolamento fiduciario per la pandemia.

Subito dopo la chiusura dei seggi si procederà con lo scrutinio delle schede relative ai cinque referendum, mentre le operazioni di spoglio riguardanti le elezioni amministrative prenderanno il via nel pomeriggio di lunedì 13 giugno.