Doppio intervento del Soccorso alpino sull’Appennino modenese: in salvo due escursionisti

Soccorso Alpino monte Giovo neve

Nel pomeriggio di domenica 13 febbraio il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) è stato chiamato a effettuare un doppio intervento nella zona dell’Appennino modenese.

Intorno alle 14.30, mentre i tecnici del Soccorso alpino della stazione monte Cimone erano impegnati in un’esercitazione nell’area del monte Giovo, un escursionista di 35 anni residente a Firenze, che stava percorrendo un sentiero insieme ad alcuni amici, è scivolato nei pressi del lago Baccio – probabilmente a causa del terreno ghiacciato – procurandosi un doloroso trauma alla gamba che non gli ha più consentito di proseguire. Sono stati gli amici che erano con lui ad avvertire il 118: sul posto sono stati inviati una squadra del Soccorso alpino della stazione monte Cimone e l’elicottero del 118, decollato da Pavullo nel Frignano con a bordo un tecnico del Cnsas.

Poco dopo un’escursionista di 30 anni residente in provincia di Modena è scivolata a pochi metri dalla cima del monte Giovo, riportando un trauma alla gamba. La donna, molto dolorante per la caduta, è stata individuata e raggiunta in pochi minuti dai tecnici che si trovavano già in zona, che le hanno immobilizzato l’arto traumatizzato; ma l’evacuazione si è rivelata fin da subito più complessa del previsto.

L’elicottero del 118, infatti, per riuscire a risolvere entrambe le situazioni ha prima sbarcato con il verricello il personale al lago Baccio, poi si è diretto verso il monte Giovo; qui ha imbarcato la donna, trasportandola fino al campo sportivo delle Tagliole, dove l’ambulanza l’ha trasferita all’ospedale di Pavullo per accertamenti. L’elicottero, infine, è decollato dal campo sportivo e si è diretto nuovamente al lago Baccio, dove ha recuperato con il verricello il 35enne fiorentino e lo ha trasportato all’ospedale di Baggiovara.