Donini a No vax: fosse per loro cimiteri pieni

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Lo scrive l’assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini dopo le manifestazioni di protesta contro il Green pass di sabato scorso e che hanno portato nelle piazze italiane migliaia di persone: “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire, oppure a far morire”.
Spiega Donini: “Così il premier Mario Draghi ha detto l’altro giorno senza mezzo giro di parole, come gli è usuale. Ora è chiaro che 2.753.269 persone responsabili di qualunque età (oltre il 68% della popolazione target) che si sono vaccinati almeno con una dose, in attesa del richiamo e 2.145.175 di persone (quasi il 55%) a cui è stato completato il ciclo di immunizzazione, con la somministrazione anche della seconda dose, consentono a poche migliaia di persone, di poter scendere in piazza a protestare contro la “dittatura sanitaria”, anche se, quelle stesse manifestazioni e quegli stessi assembramenti, sono oggettivamente, un evento rischioso per la propagazione del virus.

Queste manifestazioni sono possibili perché non siamo in regime di restrizioni, perché non siamo chiusi in casa come lo siamo stati per molti mesi, soprattutto l’anno scorso, mentre nei reparti ospedalieri morivano soffocati ed in solitudine decine di migliaia di nostri concittadini a cui il Covid ha tolto la vita. Se fosse stato per questi “campioni di libertà e democrazia” o quelli di loro contrari al vaccino, oggi gli ospedali sarebbero di nuovo pieni, i cimiteri pure.

Ha ragione Draghi senza se e senza ma. Se oggi possiamo “convivere” con la pandemia, almeno per ora, è grazie a chi si è vaccinato ed al personale sanitario che ha lavorato senza sosta per diciotto mesi, grazie alla qualità del nostro Sistema Sanitario, che si prende cura di tutti coloro che stanno male! Di tutti. Negazionisti e no vax compresi, come è giusto che sia. Anche di chi inneggia alla libertà sventolando una bandiera con la svastica. Perché la Salute è un Diritto Costituzionale ed il nostro Sistema Sanitario è pubblico e universalistico! Più saranno le persone responsabili, che si vaccineranno nelle prossime settimane, meglio potranno stare tutti, anche questi “difensori della libertà” che scendono in piazza perché rimarranno giustamente fuori dallo Stadio, da un concerto, da un evento sportivo o culturale, da un ristorante al chiuso, da una piscina e da una palestra e via dicendo, perché non vorranno sottoporsi alla vaccinazione, ne tanto meno esibire l’esito negativo di un tampone, a meno che non possano certificare l’avvenuta guarigione dal Covid”.