Le segreterie regionali dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Orsa, Fast e Faisa Cisal dell’Emilia-Romagna hanno proclamato per la giornata di domenica 5 giugno uno sciopero del personale mobile di Trenitalia Tper dalle 9 alle 17. Si tratta della prima azione di protesta del personale degli equipaggi (capitreno e macchinisti) dipendente di Trenitalia Tper, la società che gestisce il contratto per il servizio ferroviario regionale assegnato dalla Regione Emilia-Romagna.
”È il trasporto pendolare che viene utilizzato tutti i giorni da lavoratori, studenti e cittadini”, hanno spiegato le sigle sindacali: “In questi anni di pandemia e di grave difficoltà sanitaria ed economica, questi servizi sono stati sempre a disposizione dei bisogni di mobilità della cittadinanza: il personale che opera in questo settore (soprattutto capitreno e macchinisti) ha sempre garantito il trasporto e il buon funzionamento del servizio con abnegazione, professionalità e correndo rischi personali”.
Da mesi, però, la società “mettendo in atto un numero di assunzioni assolutamente insufficiente a copertura del turnover e delle carenze che fisiologicamente si generano nel settore ha mantenuto il personale in una difficile situazione lavorativa: ricorso smodato allo straordinario, nastri lavorativi lunghissimi, turni che variavano in qualsiasi momento, impossibilità di prenotare e di godere delle proprie ferie, difficoltà logistiche e di refezione, continui rischi di infortuni o aggressioni”.
In occasione dei tavoli aziendali i sindacati hanno evidenziato “una situazione di grave mancanza di personale e di applicazione degli accordi sottoscritti in precedenza, cercando soluzioni condivise: nonostante gli sforzi profusi, la società Trenitalia Tper si è dimostrata sorda alle nostre richieste per risolvere i problemi quotidiani di questi ferrovieri coinvolti. Pertanto siamo stati costretti a dichiarare questa prima azione di sciopero per la qualità del servizio, del lavoro e dei lavoratori”.
L’agitazione sindacale potrebbe comportare modifiche al servizio regionale di trasporto ferroviario anche prima dell’inizio e dopo la conclusione dello sciopero. Nessuna ripercussione, invece, per quanto riguarda Frecce, Intercity e i treni regionali di Trenitalia.
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Stato di abbandono? Io direi più atti di vandalismo...
Sono sempre più vergognosi senza un briciolo di pudore ,superpagati per scaldare le poltrone e non per risolvere i problemi reali della gente !
La sinistra vuole solo governare non pensa le cose importanti per gli italiani anche se non è in grado di farl: pur di avere voti […]