Da Reggio a Barcellona: il 23 aprile un libro e un festival dedicati alla gioia del fare

Elisa Pellacani a Barcellona – EP

Il 23 aprile è la giornata dedicata dall’Unesco al libro e al diritto d’autore e, in Catalogna, è anche la sentitissima festa di Sant Jordi. La leggenda vuole che dal sangue del drago ucciso dal cavaliere sia nato un roseto: per questo motivo in questa giornata ci si regalano rose e libri, e le strade sono invase da editori, librerie e autori che firmano i loro nuovi volumi.

Un angolo di Barcellona, una piccola e neogotica piazza nel cuore del centro storico della città catalana, ospita il Festival del libro d’artista e della piccola edizione, nato nel 2008 per promuovere, tra le molteplici sfaccettature del mondo editoriale, l’aspetto solitamente più lasciato nell’ombra o relegato a nicchie di appassionati e cultori: l’apporto creativo, artistico e artigianale nella sua realizzazione.


Ideato dalla reggiana Elisa Pellacani con l’associazione Ilde e la collaborazione del Comune di Barcellona, ogni anno il festival raccoglie e presenta una serie di libri d’artista, libri-oggetto, piccole tirature, edizioni d’arte e prototipi secondo una linea tematica che li accomuni. Alla manifestazione partecipano autori e autrici diversi per esperienza, appartenenza culturale e geografica, a formare una sorta di biblioteca dell’immaginario dove i materiali e le tecniche realizzative sono infinite. Catalogati nei volumi della collana che la casa editrice reggiana Consulta dedica alla ricerca sul libro d’artista, fotografati da diverse edizioni dall’occhio delicato di Laura Sassi, sono stati esposti negli anni scorsi in diverse sedi tra Reggio (città natale della curatrice) e Modena.

Come in risposta a un periodo così tormentato dalle guerre, dalle divisioni e dalle incertezze sul futuro, il festival ha proposto per questo 2025 di unirsi in un inno corale alla gioia del fare: le piccole cose del quotidiano e la bellezza del poterle tradurre come si vuole.

“Books of Joy” è un carosello di pagine di diversi colori, come a manifestare per la pace fin dall’aspetto del libro, e si avvale di una serie di contributi multidisciplinari (scritti da Paolo Albani, Elisa Battini, Elena Berriolo, Loretta Cappanera, Alberto Casiraghy, Carlo Coppelli, Gwen Diehn, Lucia Diomede, Emanuele Ferrari, Robert Green, Amèlia Mañà Domes, Elisa Pellacani, Antonio Petrucci, Pedro Rueda Ramírez, Ciro Ruggerini, Marco Ruini, Alessandro Torri Giorgi e Brunetta Zinelli) che spaziano con lievità nell’indagine sulla gioia, sull’arte e sulla loro relazione. Uno spazio è anche dedicato, in linea con l’impegno della casa editrice nella pubblicazione di poesia contemporanea e con l’importanza dell’apporto dei poeti nel processo ispirativo di un libro, agli interventi di poeti e poetesse che hanno scritto a distanza e poi riunito i loro versi (Marc-Henri Arfeux, Daniele Beghè, Marilyne Bertoncini, Arrigo Biagi, Alessandro Bianchi, Giovanni Bonioni, Giulia Caberti, Eleonora Campani, Francesca Cavazzoni, Camilla Cipelli, Laura Depietri, Lucia Diomede, Veronica Ferrari, Elizabeth Guyon-Spennato, Marilyse Leroux, Giovanni Malanca, Michele Meschi, Marina Montefiore, Anna Scaruffi, Simona Sentieri, Cristian Sesena, Debora Strozzi, Giovanni Torreggiani, Martino Vecchi, Muriel Verstischel, Marco Vitale e Giovanni Zanichelli).


Molte sono state anche le occasioni in cui il “fare libro” è diventato motivo per un’esperienza artistica condivisa: come per il Laboratorio Creazioni di Correggio, che ha realizzato un lunghissimo leporello illustrato e sagomato; o per Il Giardino del Baobab di Reggio, i cui autori hanno avvicinato le proprie parole alle immagini di una fotografa; o ancora per la scuola di Barcellona, che ha realizzato una serie di libri il cui ricavato di vendita, il 23 aprile, sarà interamente devoluto in solidarietà alla città di Valencia, fortemente colpita nei mesi scorsi da danni climatici. Lo stesso giorno, in piazza Sant Just, chiamata per un giorno “Piazza dei libri immaginati”, per la prima volta arriveranno nella città catalana i libri di Alberto Casiraghy, le conosciutissime edizioni Pulcinoelefante di Osnago, con una selezione di titoli.

Ma sul filo dell’ibrido, dell’incontro senza frontiere sia artistiche che geografiche, il progetto di Gerard Diaz, di voce e organo, incontrerà la poesia di Lucia Diomede, già vincitrice del premio di poesia Luciano Serra e che a Sant Jordi reciterà le proprie poesie nel “Poetry corner” del festival.

E mentre “Books of Joy” sta per arrivare nelle librerie, si preparano già le prossime tappe del festival, previste per i mesi autunnali e invernali tra Correggio e Reggio.



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