Da Cgil, Cisl e Uil una raccolta firme contro l’abolizione della quarantena per il personale sanitario senza sintomi

Coronavirus mascherine

I sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org – che ha raccolto in breve tempo migliaia di firme, al momento oltre 11mila – per protestare contro l’articolo 7 del decreto-legge 14/2020 firmato dal ministro della salute Roberto Speranza, che prevede l’abolizione della quarantena per il personale sanitario a meno che non siano presenti sintomi conclamati della malattia Covid-19.

“In pratica – hanno sottolineato i segretari regionali di Fp-Cgil, Fp-Cisl ed Fpl-Uil dell’Emilia-Romagna – chi lavora dentro le strutture sanitarie ed é entrato a contatto con pazienti Covid-19 positivi senza i giusti dispositivi di protezione individuale se non accusa malessere continua a lavorare senza che sia accertato se ha contratto o no il virus”.

Un meccanismo “dal nostro punto di vista pericoloso, perché sostanzialmente toglie la tutela della salute individuale degli operatori della sanità, ma al tempo stesso potrebbe mettere a rischio quella collettiva, perché si potrebbe creare la condizione per cui chi lavora può diventare un portatore inconsapevole di Coronavirus. Così si rischia di trasformare le strutture sanitarie in punti di propagazione”.

“In tanti – hanno aggiunto i sindacati regionali – chiamano eroi gli operatori della nostra sanità: probabilmente basterebbe prestare più attenzione alla loro salute. Anche perché vediamo continuamente in televisione politici sorridenti ai quali viene fatto il tampone in assenza di segni e sintomi. Allora bisognerebbe spiegare a un medico, un infermiere, un Oss, un tecnico di radiologia, un’ostetrica o a qualunque altro operatore sanitario perché a loro (oggettivamente meno esposti) sì e agli operatori sanitari, che lavorano costantemente a contatto con potenziali rischi e senza dispositivi di protezione, invece no”.