Nuovo attacco alla famiglia Elkann, ai suoi quotidiani (Repubblica e La Stampa), alla sinistra e ai sindacati da parte di Carlo Calenda. Oggi il leader di Azione, che un mese e mezzo fa si era recato a Crevalcore venendo ignorato dagli operai, è tornato sull’annunciata chiusura dello stabilimento bolognese che rischia di lasciare a casa oltre 200 lavoratori (anche se Ministero e Regione stanno lavorando a una ipotesi di subentro).
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In poche parole, l’automotive italiano viene smantellato dai proprietari di quei giornali di sinistra che dovrebbero essere i primi a denunciare la crisi. E così, quella stessa sinistra che qualche tempo fa urlava al conflitto di interessi… pic.twitter.com/cNeIk0jv6O— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 16, 2023
Con un video, Calenda ribadisce che “l’automotive italiano viene smantellato dai proprietari di quei giornali di sinistra che dovrebbero essere i primi a denunciare la crisi”, riferendosi appunto ad Elkann, Repubblica e La Stampa. “E così, quella stessa sinistra che qualche tempo fa urlava al conflitto di interessi con Berlusconi e Mediaset, oggi non ha il coraggio di parlare della deindustrializzazione di un settore chiave per il nostro Paese”, aggiunge Calenda.
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io avrei titolato: E rincoglioniti e in malafede