Da una base ricavata nella struttura che li ospitava gestivano lo spaccio di sostanze stupefacenti e per clienti avevano giovani studenti.
A scoprirlo i carabinieri di Correggio che, venerdì mattina, durante una perquisizione domiciliare nella struttura gestita da una cooperativa reggiana che ospitava i profughi, hanno arrestato un 20enne ghanese.
L’inchiesta, aperta dalla procura reggiana, vede indagati altri 4 profughi (un 42enne ghanese, un 20enne, un 26enne e un 24enne nigeriani), tutti accusati a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti a favore di almeno una quindicina di giovani studenti minorenni reggiani.
Nella camera del 20enne ghanese i militari hanno sequestrato 2 etti di marjuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.
i militari avevano avviato le indagini nell’ottobre dell’anno scorso, quando all’uscita da scuola trovarono una studentessa minorenne reggiana con una decina di grammi di marjuana.
Stupefacente che le era stato ceduto da uno straniero, uno degli odierni profughi indagati. Dall’analisi del tabulato del traffico telefonico del cellulare della ragazza i carabinieri sono poi risaliti a varie utenze telefoniche risultate in uso agli indagati. L’analisi del traffico di tali utenze portava a una serie di minori reggiani che avevano contatto tali numeri, come ammesso da diretti interessati, per acquistare stupefacente.
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Hanno perso.La liberazione è vvina
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