Secondo l’aggiornamento alle ore 12 di domenica 8 marzo, in Emilia-Romagna sono complessivamente 1.180 (su 4.344 campioni refertati) i casi di positività al Coronavirus, 170 in più rispetto alla rilevazione del giorno precedente: di questi nuovi casi circa la metà hanno richiesto un ricovero ospedaliero, mentre le altre persone hanno evidenziati sintomi modesti o addirittura assenti (i cosiddetti asintomatici) che non richiedono cure ospedaliere. Sono in tutto 475 i pazienti che stanno rispettando il previsto isolamento nella propria abitazione.
Sono 75, invece, le persone ricoverate in terapia intensiva, 11 in più rispetto alla giornata di sabato. Nel frattempo sono salite a quota 27 le guarigioni: quasi tutte riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, ma una persona è stata invece dichiarata guarita a tutti gli effetti dopo essere risultata negativa a due test consecutivi, come previsto dai protocolli.
Purtroppo, però, sono cresciuti anche i decessi, passati da 48 a 56 – dato complessivo dall’inizio dell’epidemia. Degli otto nuovi decessi constatati in regione tra sabato e domenica, due riguardano cittadini lombardi di 81 e 85 anni; c’è poi un paziente bolognese di 85 anni e cinque pazienti piacentini di età comprese tra i 71 e i 91 anni. Quasi tutti avevano patologie pregresse, mentre sono ancora in corso approfondimenti epidemiologici sull’85enne di Bologna.
I casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza della persona ma a quella in cui è stata effettuata la diagnosi, sono ora così distribuiti sul territorio emiliano-romagnolo: 528 in provincia di Piacenza (49 in più rispetto a sabato), 276 in quella di Parma (+47), 113 in quella di Rimini (+9), 97 in quella di Modena (+15), 70 in provincia di Reggio Emilia (+22), 62 in quella di Bologna (+13), 15 in quella di Forlì-Cesena (+8), 13 in quella di Ravenna (+3) e 6 in quella di Ferrara (4 in più rispetto a sabato).
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costruiranno e demoliranno, costruiranno e demoliranno, a vantaggio dei padroni di casa, ovvero semplici personaggi eletti. E pubblicizzati come il cioccolato. Ma che dignita' ?
Gentile Casali (Ivaldo e' un nome bellissimo, ma richiama a un'epoca aristocratica di borghesia, che purtroppo la comunicazione sputtanesca, ha infangato), dicevo che il Conad […]
Questi politici pagati da noi cittadini, che dovrebbero curare i nostri interessi, diventano i nostri nemici. E poi si stupiscono che ci vada sempre meno