Virus, Emilia verso la “Fase 2”

Regione Emilia-Romagna palazzo

Nella giornata di mercoledì 8 aprile la giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha varato un pacchetto di misure anticrisi a sostegno di famiglie, imprese, lavoratori e studenti per un totale di quasi 320 milioni di euro.

Oltre allo stanziamento di 65 milioni per erogare in media 1.000 euro una tantum a ognuno dei circa 60mila tra medici (compresi quelli di medicina generale), infermieri e operatori socio-sanitari del servizio sanitario regionale come riconoscimento per il lavoro in prima linea contro l’emergenza Coronavirus, la giunta Bonaccini ha stanziato 20 milioni – tra fondi propri e risorse nazionali – per l’Hub nazionale terapie intensive che, d’intesa con il governo, nascerà proprio in Emilia-Romagna: una struttura dedicata, sviluppata su più territori, al servizio di tutto il paese. Il progetto sarà definito e presentato già nei prossimi giorni.

Altri due milioni di euro sono stati destinati, attraverso un bando con procedure rapide e semplificate, a dotare le strutture alberghiere e i campeggi di impianti di sanificazione. Sono invece 3,5 i milioni per il sostegno delle associazioni sportive di base presenti sul territorio, particolarmente colpite dal blocco totale delle attività. La giunta ha deciso di riorientare a questo scopo una parte delle risorse (2,5 milioni) precedentemente destinate al cofinanziamento di manifestazioni ed eventi, che inevitabilmente slitteranno o saranno cancellati, più un milione ulteriore per rafforzare le misura. La destinazione specifica dei fondi avverrà attraverso criteri condivisi con gli enti di promozione sportiva e gli enti locali, con i quali è già stato aperto il confronto.

Per il settore cultura, invece, è previsto per il momento un milione di euro per il sostegno a professionisti e lavoratori, spesso non coperti dagli ammortizzatori sociali: le modalità di assegnazione delle risorse saranno definite nei prossimi giorni, privilegiando modalità che valorizzino prestazioni e produzioni che devono proseguire anche in questa fase di lockdown e distanziamento sociale.

Sono complessivamente 50, invece, i milioni per il sistema impresa, per la sicurezza nei luoghi di lavoro e per il sostegno economico (11 milioni complessivi) ai tirocinanti costretti a interrompere il proprio percorso formativo e privati di conseguenza del previsto compenso mensile: la Regione interverrà con bonus una tantum di 900 euro a favore di circa 3.500 persone con disabilità e appartenenti a categorie svantaggiare (circa 3.500) e di 450 euro per le 14.600 persone che fino al manifestarsi dell’emergenza sanitaria svolgevano il tirocinio in aziende private. La misura non riguarda coloro che stanno continuando il loro tirocinio in modalità smart working, che continueranno a percepire regolarmente la cifra prevista.

Mentre stanno andando a ruba i 10 milioni messi a bando per l’accesso al credito a tassi zero, altri 8 milioni sono ora destinati al sostegno della cooperazione attraverso il fondo FonCooper, per garantire liquidità anche alle piccole e medie società cooperative, in particolare quelle attive nel settore dei servizi alla persona.

Cinque milioni di fondi Por-Fesr sono stati indirizzati al finanziamento di progetti innovativi per la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro per limitare i rischi di contagio. Altri 14 milioni copriranno invece il dimezzamento o l’azzeramento dell’Irap per aziende, esercizi commerciali, artigiani e professionisti nei comuni montani e della bassa ferrarese, misura già avviata nel 2019. Un milione e mezzo di euro è stato inoltre stanziato per i tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, sul modello di quello avviato nella Città metropolitana di Bologna.

Per permettere a tutti gli alunni e agli studenti di seguire le lezioni a distanza, sono stati stanziati 5 milioni necessari a dotarli degli strumenti necessari (schede prepagate per la connessione a internet, computer e tablet): di questi un milione e mezzo è destinato ai ragazzi dell’istruzione e della formazione professionale, mentre gli altri 3,5 milioni andranno per le altre scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari alle superiori. Questi ultimi fondi saranno gestiti dai Comuni attraverso i distretti sociosanitari e in collaborazione con le scuole, per intercettare bisogni che non siano quelli che già ora vengono soddisfatti dalle borse di studio e dagli aiuti per garantire il diritto allo studio. È inoltre in preparazione una task force per il monitoraggio e il sostegno della didattica a distanza insieme all’Ufficio scolastico regionale.

Sono 21 i milioni destinati a casa e welfare: di questi 5 milioni per lo scorrimento delle graduatorie dei progetti di housing sociale, mentre una seconda tranche di risorse per la casa da 10 milioni – per la quale è all’esame la modalità più efficace da seguire – si aggiungerà nei prossimi giorni per rispondere ai bisogni sociali crescenti in questa delicata fase. Gli uffici della Regione stanno già lavorando al nuovo bando regionale per il sostegno al pagamento dell’affitto per le famiglie in difficoltà, a cui sono destinati 12 milioni.

Per quanto riguarda le politiche sociali, dopo l’anticipo dei 18 milioni già deliberato per i servizi comunali 0-3 anni, è stata sbloccata ora l’erogazione delle risorse aggiuntive – pari a 5 milioni – per far fronte all’azzeramento delle rette dei nidi comunali o convenzionati. Contestualmente 1,3 milioni aggiuntivi sono stati assegnati alle materne paritarie, per sostenere i servizi per tutte le famiglie.

Sul fronte dell’agricoltura è pronto invece un nuovo pacchetto da 31 milioni per garantire la necessaria liquidità alle imprese: la giunta ha deciso di anticipare alcuni pagamenti già previsti e garantire più flessibilità nel rispetto delle scadenze programmate.

Diventa poi da annuale a biennale il nuovo bando dell’Ocm vino da oltre 15,6 milioni per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, al pari dell’altro avviso varato nel 2019 sugli investimenti per le cantine, con una dotazione finanziaria salita a 6 milioni e la possibilità di erogazione anticipata dell’80% del contributo dietro rilascio di una fideiussione bancaria.

E ancora, maggiori possibilità di accesso al credito potendo utilizzare anche le garanzie offerte dallo Stato nell’ambito del bando da 3,4 milioni per la concessione di un contributo in conto interessi per alleggerire il costo dei prestiti di conduzione a vantaggio dei soci degli Agrifidi. Tra i provvedimenti varati dalla giunta, inoltre, figura anche la proroga dal 30 aprile al 30 settembre della scadenza del bando Psr sugli investimenti per lo sviluppo degli agriturismi e delle fattorie didattiche.

Misure che si affiancano all’accelerazione dei pagamenti in agricoltura da parte di Agrea – 55 milioni di euro liquidati nell’ultimo mese – e al bando da 12,6 milioni per le indennità compensative alle aziende di montagna e alla semplificazione delle procedure amministrative per l’assegnazione dei carburanti agevolati, ora possibile anche online.

Ultimo ma non meno importante, il fronte degli investimenti, con 120 milioni per potenziare il sistema ferroviario regionale. È stato aperto martedì 7 aprile il cantiere della linea ferroviaria Reggio Emilia-Ciano d’Enza, per un investimento pari a 10 milioni: ultimo in ordine di tempo di quelli aperti in Emilia-Romagna e che rientra in un piano di interventi per potenziare e ammodernare l’intera rete del servizio ferroviario regionale. Tra le altre opere, in particolare, l’elettrificazione delle linee, il superamento delle interferenze con la viabilità stradale e l’installazione del sistema automatizzato di sicurezza sulle tratte. Entro l’estate saranno avviati i lavori (per 65 milioni) anche sulla tratta Ferrara-Codigoro.