Covid Emilia: 10 morti, 888 casi, a Reggio +130

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Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 44.365 casi di positività, 888 in più rispetto a ieri, su un totale di 15.978 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

Dei nuovi positivi, sono 472 gli asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: complessivamente 182 persone (tra i nuovi positivi) erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 278 sono state individuate nell’ambito di focolai già noti.
L’età media dei nuovi positivi di oggi è 44,8 anni.

Sui 472 asintomatici, 134 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 per screening sierologico, 4 con i test pre-ricovero. Per 287 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.
La provincia con più contagi è quella di Bologna (164), a seguire Reggio Emilia (130), Piacenza (118), Rimini (116), Modena (89), Ravenna (62), Parma (54), Ferrara (55), il territorio di Forlì (43), quello di Imola (35) e l’area di Cesena (22).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

I tamponi effettuati sono stati 15.978, per un totale di 1.449.195. A questi si aggiungono anche 2.855 test sierologici.
I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 12.514 (851 in più di quelli registrati ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 11.771 (+830 rispetto a ieri), il 94,1% dei casi attivi).

Purtroppo, si registrano 10 nuovi decessi: 6 a Modena (tre uomini rispettivamente di 98, 87 e 76 anni e tre donne, di cui due di 81 anni e una di 85 anni), 2 a Ferrara (entrambe donne di 96 e 87 anni), 1 a Piacenza (una donna di 100 anni) e 1 a Bologna (un uomo di 90 anni).

Per il secondo giorno consecutivo, non crescono i pazienti in terapia intensiva, che rimangono 86 in tutto il territorio regionale, mentre sono 657 (+21 da ieri) quelli ricoverati negli altri reparti Covid.

Sul territorio, le 86 persone ricoverate in terapia intensiva sono così distribuite: 7 a Piacenza (invariato rispetto ieri), 8 a Parma (invariato rispetto a ieri), 3 a Reggio Emilia (invariato rispetto a ieri), 8 a Modena (invariato rispetto a ieri ), 40 a Bologna (1 in più di ieri), 2 a Imola (invariato rispetto a ieri), 5 a Ferrara (1 in meno rispetto a ieri), 2 a Ravenna (invariato rispetto a ieri), 4 a Forlì (invariato rispetto a ieri), 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri) e 6 a Rimini (invariato rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono a 27.304 (+27 rispetto a ieri).

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 5.960 a Piacenza (+118, di cui 22 sintomatici), 5041 a Parma (+54, di cui 41 sintomatici), 6.899 a Reggio Emilia (+130, di cui 40 sintomatici), 6108 a Modena (+89, di cui 38 sintomatici), 8.244 a Bologna (+164, di cui 77 sintomatici), 796 casi a Imola (+35, di cui 25 sintomatici), 2.076 a Ferrara (+55, di cui 17 sintomatici); 2.259 a Ravenna (+62, di cui 31 sintomatici), 1.948 a Forlì (+43, di cui 34 sintomatici), 1.474 a Cesena (+22, di cui 20 sintomatici) e 3.560 a Rimini (+116, di cui 71 sintomatici).

In Italia record contagi e tamponi: 19.143 con 182.032. Continuano a salire i contagi per Covid in Italia: secondo il bollettino del ministero della Salute l’incremento nelle ultime 24 ore è di 19.143, individuati con 182.032 tamponi, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza. Il totale dei contagiati – comprese vittime e guariti – sale a 484.869. In calo invece l’incremento delle vittime, 91 in un giorno (ieri erano 136) che portano il totale a oltre 37mila (37.059) .

Su 6.628 posti di terapia intensiva oggi disponibili in Italia il 15% è occupato da pazienti Covid, percentuale che scende all’11% se si considerano anche gli ulteriori 1.660 posti letto attivabili con i ventilatori che sono già stati distribuiti alle regioni. Il dato è contenuto nel report settimanale del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri dal quale emerge che la regione con la percentuale più alta di pazienti in terapia intensiva – rispetto ai posti a disposizione – è l’Umbria, che ha un tasso di occupazione al 27,85%. Subito dopo c’è la Campania (21,71%) e la Sardegna (20,69%). In Lombardia la percentuale è al 15,69% mentre il tasso più basso si registra in provincia di Trento, con l’1,96%.